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San Siro, 4 mesi e non resterà nulla. O quasi…

Stiamo per dire addio a San Siro, o almeno per come lo conosciamo, le ultime novità sullo storico stadio della città di Milano.
Il Milan è tornato a vincere nell’ultimo turno, anche se non lo ha fatto in maniera proprio agevole. I rossoneri devono cercare un’intesa, quantomeno per arrivare alla fine della stagione nel miglior modo possibile. Nel frattempo la speranza è che venga scelto il nuovo Direttore Sportivo, anche se escono sempre nomi nuovi.
Milan, che succede con Conceicao
La vittoria contro il Lecce, come si evince dal sorriso nelle interviste post partita, ha garantito a Conceicao la panchina del Milan per qualche altro turno di Serie A. Ma la sua permanenza sulla panchina della squadra lombarda difficilmente avverrà anche nella prossima stagione. Vi abbiamo ampiamente raccontato di come, nel contratto del portoghese, è presente una particolare clausola come quella del connazionale Fonseca. Ovvero il Milan si è riservato la possibilità di esonerare Conceicao entro giugno, non pagandogli l’ulteriore anno di contratto che era stato pattuito qualche mese fa.
Milan, invece come procede la questione San Siro
Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, il progetto presentato al Comune di Milano prevede un abbattimento dell’impianto per una grande percentuale. San Siro verrà raso al suolo per circa il 75-80% del suo volume complessivo, per un costo totale – come riportato da Calcio e Finanza – di circa 80 milioni di euro.
A spiegare il procedimento ci ha pensato Roberto Spagnolo, coordinatore del progetto che ha portato dalla costruzione del nuovo stadio dell’Atalanta: “La demolizione si effettua con macchine meccaniche. La prima fase si chiama strip out: si eliminano gli elementi estranei al calcestruzzo, come vetri, barriere, parapetti, porte. La seconda fase è la demolizione, in cui con pinze mastodontiche si abbatte la struttura. La terza è la frantumazione: a terra si rende sottile il calcestruzzo e lo si separa dal ferro di costruzione“. Le tempistiche sono rilevanti: “Dai due ai quattro mesi. Noi abbiamo demolito tutto in 15 giorni ma non c’è confronto. San Siro è molto più grande e l’operazione più complessa“.

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