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Sacchi: “Il Milan manda un messaggio chiaro dopo ieri, potrebbe prendere Juve e Inter”

Arrigo Sacchi

L’ex allenatore Arrigo Sacchi si dice piacevolmente colpito dalla prova dei rossoneri in Coppa Italia.

Arrigo Sacchi sulla Gazzetta dello Sport ha commentato il 4-1 con cui i Milan si è sbarazzato del Cagliari: giocando così nulla può essere precluso. “La netta vittoria del Milan sul Cagliari in Coppa Italia, pur ottenuta con una formazione completamente rivoluzionata e piena di giovani, è un messaggio inequivocabile: i rossoneri, in questo 2024, vogliono recuperare il terreno perduto. Ho visto una squadra seria che onora il nome che porta. […] Quando si comprano tanti stranieri, non abituati al campionato italiano e magari reduci da stagioni non brillantissime, è normale avere qualche problema di assemblaggio: i giocatori devono adattarsi non solo a un nuovo stile di calcio, ma anche a una nuova realtà sociale. In questi casi servirebbe la pazienza, ma chi ce l’ha nel calcio? Nessuno“.

Luka Jovic
Luka Jovic

Tutto è possibile

“A conti fatti, comunque, il Milan è terzo in classifica e, se raddrizza la rotta, ha ancora la possibilità di agganciare le due fuggitive Inter e Juve. Non sta impressionando a livello di gioco, questo è vero, ma non si può parlare di stagione disastrosa o al di sotto delle aspettative, a meno che queste non fossero vincere la Champions League e pure lo scudetto. Inoltre ai rossoneri si è aperta la porta dell’Europa League, una vetrina importante e prestigiosa. Il Milan non l’ha mai vinta, uno stimolo in più per dare il duecento per cento in questa manifestazione e per mostrare miglioramenti sul piano della manovra”.

Pro e contro

“Ciò che sorprende della squadra di Pioli è che, a volte, non sembra un collettivo: si vedono giocatori sparpagliati per il campo senza un filo conduttore che li leghi. Non sempre, però. Infatti, quando riescono a giocare «da squadra», i rossoneri sono in grado di tenere testa a chiunque. Si tratta di lavorare tanto in allenamento, per far capire ai giocatori i concetti-base che l’allenatore vuole trasmettere, poi anche sulle teste dei ragazzi. Il Milan è il Milan, questo non va mai dimenticato: ha una storia magnifica alle spalle e deve cercare di portare avanti i suoi valori”.


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