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Sacchi: “Ci sono 3 motivi di rimpianto per il Milan, Maldini ci aveva visto giusto su De Ketelaere”

Arrigo Sacchi

L’ex allenatore Arrigo Sacchi si concentra su alcuni giocatori lasciati andare con troppa leggerezza dai rossoneri e poi esplosi altrove.

Arrigo Sacchi sulla Gazzetta dello Sport è tornato su alcune cessioni forse avventate del Milan come quelle di Brahim Diaz, De Ketelaere e Calhanoglu. “La meraviglia di Brahim Diaz con la maglia del Real Madrid in Champions, la costante crescita di De Ketelaere con l’Atalanta, il ruolo sempre più determinante di Calhanoglu nell’Inter capolista”.

La critica

Sono tre motivi di rimpianto per il Milan, su questo non c’è dubbio, perché erano giocatori rossoneri che, per una ragione o per l’altra, se ne sono andati. A questi, volendo, si potrebbero aggiungere pure Kessie, che ha appena vinto la Coppa d’Africa, e Paquetà, che gioca in pianta stabile con il Brasile. Gli ultimi due elementi citati, tuttavia, a mio avviso non appartengono alla categoria dei grandi”.

Hakan Calhanoglu
Hakan Calhanoglu

Rimpianti e nom

“Su Diaz il discorso è abbastanza semplice. Se il Real ti presta un giocatore e vede che sta migliorando e che gli può servire, è logico che se lo riprenda. Diverso il ragionamento da fare su De Ketelaere. Maldini ci aveva visto giusto: l’aveva voluto a tutti i costi e lo considerava un potenziale campione. Il fatto è che con gli stranieri bisogna avere pazienza, e invece noi italiani pretendiamo sempre il massimo senza concedere loro il tempo per integrarsi. Calhanoglu, infine, è un vero rimpianto, forse il più grosso: sta dimostrando di essere un regista di altissimo livello. Al Milan giocava da trequartista, all’Inter fa il play ed è al centro della manovra”.


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