Milan: processi per giocatori e dirigenti

Il periodo negativo dei rossoneri apre profonde riflessioni sull’operato sia dei giocatori che dei dirigenti; c’è ancora tempo per risalire la china.

Il Milan sta attraversando un pessimo inizio di 2023 avendo portato a casa una sola vittoria in quattro gare. Il Corriere dello Sport fa notare come le certezze siano svanite, è ormai evidente che i rossoneri abbiano un problema mentale: dal crollo casalingo contro la Roma la squadra non ha saputo reagire come spesso era riuscita a fare in passato. La squadra di Pioli ha subito nove gol in cinque partite, ed inoltre c’è un “buco” sulla trequarti: Charles De Ketelaere non riesce ad ingranare e sia lui che Brahim Diaz sembrano troppo leggeri per sostenere un 4-2-3-1. Il quotidiano infatti fa notare come nelle gare decisive della scorsa stagione il tecnico inseriva Kessie e Krunic in quel ruolo.

Sono finiti sotto processo anche Paolo Maldini e Ricky Massara per il loro operato nella finestra estiva che al momento è piuttosto deludente. Sostenibilità è il concetto predicato da Elliott Management e ora da RedBird Capital: questo costringe i dirigenti a lavorare con un budget limitato. Una grossa fetta di questo è stata investita sul belga nella speranza che il suo talento emergesse anche se finora non è andata affatto bene. In generale non è stato un buon mercato: Kessie non è stato sostituito e tre giocatori giovani e inesperti sono arrivati ​​negli ultimissimi giorni di mercato, forse troppo tardi. Divock Origi è al momento un flop.