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Passerini: “Conferma di Pioli scelta di buon senso, staff? Se deve saltare qualche testa meglio che avvenga ora”

Stefano Pioli

Il giornalista del Corriere della Sera Carlos Passerini ha le idee chiare sulla posizione del tecnico rossonero.

Carlos Passerini a MilanNews ha enunciato il suo punti di vista sul lavoro di Stefano Pioli. “Dopo il disgraziato pareggio di Salerno, che vale come una sconfitta, il Milan ha vissuto delle ore di riflessioni, dopo le quali si è deciso di proseguire con Stefano Pioli alla guida della squadra. È una decisione che, secondo me, resta di buon senso. Sul fatto che questa squadra abbia dei grossi problemi e che l’allenatore abbia le sue responsabilità c’è poco da discutere, ma è evidente che data la situazione, lo scenario e il calendario, pensare che per i risolvere i problemi bastasse cambiare l’allenatore è un azzardo inutile, doppio, rischioso. La proprietà ha deciso di proseguire con l’allenatore che conosce cercando di fare quadrato e di uscire tutti insieme da questa vicenda”.

Paolo Scaroni-Giorgio Furlani
Paolo Scaroni-Giorgio Furlani

Possibili alternative

“C’è chi dice che si possa promuovere Abate, ma la riflessione della società è che siano più i rischi che i potenziali guadagni con una scelta del genere, rischiando di bruciare anche l’allenatore che, invece, con le tempistiche adeguate, potrebbe essere un bell’allenatore in futuro. Il punto è: non è che se cambi la guida tecnica, Thiaw, Kalulu e Tomori guariscono… Ora bisogna mettere un freno agli infortuni, anche facendo saltare qualche testa nello staff di Pioli. E andando sul mercato di gennaio. Non è cambiando l’allenatore che si risolve nell’immediato il primo problema, ovvero gli infortuni”.

Possibili tagli

“Se qualche testa deve saltare, tra preparatori e fisioterapisti, che salti subito. Anche se la verità è che ormai è troppo tardi: gli errori nella preparazione, nei carichi di lavoro e nella prevenzione inefficace portano ormai a questi effetti e perciò, realisticamente, da qui in poi ciò che conta è contenere al massimo i danni. Anche se è evidente se oggi si possono contenere gli effetti del problema, non risolverla in toto”.


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