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Milan, provare a vincere l’Europa League vale la brutta figura di Monza?
L’obiettivo del Milan sembra chiaro: vincere l’Europa League. La gestione della squadra però lascia fin troppi dubbi.
Il Milan regala al Monza la partita con il maggior numero di gol segnati nel corso della propria storia in Serie A. Basterebbe questa annotazione per quantificare e delineare la pessima figura dei rossoneri ieri in terra brianzola. La domanda però sorge spontanea: provare a vincere l’Europa League vale la brutta sconfitta di ieri?
Serviva tutto quel turnover?
I dati evidenziano una tenuta difensiva davvero scarsa. Il Milan ha la peggior difesa tra le squadre che occupano la fascia sinistra della classifica, con ben 31 gol subiti. Un vero e proprio sprofondo rosso nel quale collassano le speranze di lottare per lo scudetto. Il Milan ha inoltre dimostrato di non avere la tanto famigerata “panchina lunga”. Le alternative ai titolari non offrono garanzie, oltre al Pu-Gi-Le c’è ben poco. Chukwueze purtroppo non di discosta da prestazioni anonime e incolore, Okafor non offre gli scatti e i cambi passo necessari per rimpiazzare Leao. Jovic stava dando segnali di miglioramento anche e soprattutto in zona gol, l’espulsione di ieri ha contribuito in modo decisivo a rendere vane le opportunità di rimonta. La serie di 9 risultati utili consecutivi è nata proprio grazie a titolari, quando Pioli ha scelto sempre la stessa formazione. Proprio questo aspetto avrebbe dovuto consigliare al mister una rotazione più calibrata e oculata, mixando le forze in campo tra titolari e riserve, senza snaturare l’ossatura di gioco della squadra. Riflessione che prende consistenza valutando anche l’abbondante vantaggio che il Milan si era guadagnato nella gara di andata contro il Rennes.
L’obiettivo è vincere l’Europa League ma….
La classifica e la reale possibilità che l’Italia possa iscrivere 5 squadre alla prossima Champions League suggerisce logicamente di puntare con decisione alla vittoria europea, soprattutto perché mai raggiunta prima dal Milan nella sua storia in Europa League. Il punto non è la scelta strategica che, alla luce dei fatti, appare più evidente che mai, ma se tale scelta possa essere condotta nei termini che abbiamo visto a Monza. Esporre il Milan a tali brutte figure è quanto di più deleterio si possa fare, alimentando così un clima non sereno e disteso attorno alla squadra, all’allenatore e alla dirigenza. Difendere un 3-0 contro il Rennes avrebbe dovuto imporre scelte differenti in campionato, effettuando un turnover più controllato. Il rischio è che se il Milan non dovesse davvero centrare la vittoria in Europa League, andando avanti così, ci sarebbe ben poco da salvare. Puntare ad un singolo obiettivo significa che in caso di raggiungimento dello stesso la critica sarà dalla tua parte, esaltandoti, ma in caso contrario non ci sarà modo di difendersi da una sconfitta senza rimedio ed attenuanti.
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