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Gazzetta: gran parte della squadra è rimasta fedele a Fonseca. Molti i meriti del portoghese dopo Firenze
Paulo Fonseca si è forse davvero preso il Milan nella sofferenza della partita contro l’Udinese ed ora, tra nuovo coraggio ed idee più chiare, è chiamato a dare continuità. Fondamentale vincere stasera contro il Bruges
In un clima pregno di aspettativa e speranza, il Milan affronta una sfida cruciale nella quale non è solo il risultato sportivo a pesare sulla bilancia, ma anche l’immagine e la reputazione stessa del club sul palcoscenico internazionale.
L’incarico di guidare la squadra rossonera in questa delicata traversata è affidato a Paulo Fonseca, tecnico portoghese al suo primo anno alla guida del Milan, che ha il compito non solo di navigare verso la prima gioia europea sotto la sua guida ma anche di dare prospettiva ad un Milan che solo ora si sta ritrovando
Il momento decisivo
Il Milan si trova di fronte a un appuntamento da non fallire: la vittoria contro il Bruges non è soltanto indispensabile per mantenere vivi i sogni di qualificazione agli ottavi di Champions League, ma riveste anche un’importanza cruciale per la statura internazionale del club. Affondare in una competizione così prestigiosa, rimanendo ancorati a zero punti, equivarrebbe a una macchia difficile da cancellare sulla reputazione di un club vincitore di sette Champions. La strada, però, non si preannuncia semplice. Dopo il Bruges, il Milan dovrà affrontare squadre di calibro, inclusa una trasferta a Madrid contro il Real, che pone l’accento sull’urgenza di accumulare punti sin da subito. Stime non ufficiali suggeriscono che 10-11 punti potrebbero essere sufficienti per accedere ai playoff, un traguardo che il Milan potrà raggiungere se riuscirà a imporsi nelle partite a venire.
Analisi dell’avversario
Il Bruges, nonostante abbia mostrato vulnerabilità, perdendo in casa contro il Borussia Dortmund e vincendo di misura contro lo Sturm Graz, non va sottovalutato. Il portiere Simon Mignolet e il centrocampista Andreas Skov Olsen sono tra i giocatori più blasonati, con Maxim De Cuyper e Hans Vanaken a rappresentare ulteriori minacce. In particolare, Vanaken, col suo metro e novantacinque di altezza, è visto come un potenziale tallone d’Achille per la difesa milanista.
La sfida di Fonseca
La partita contro il Bruges rappresenta una svolta anche per Fonseca, il cui rapporto con la competizione continentale mostra più ombre che luci. La sua leadership è stata consolidata di recente grazie alla vittoria contro l’Udinese, una partita che ha dimostrato l’unità della squadra anche nei momenti difficili. Con una storia fatta di alti e bassi, il tecnico cerca ora di imprimere una svolta decisiva, puntando sull’importanza di giocatori chiave come Youssouf Fofana, il cui impatto sul gioco è stato paragonato a quello di leggende come Marcel Desailly.
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