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“E’ una pippa, non è buono”, volano parole grosse: due rossoneri nel mirino, si infiamma la polemica
Volano ancora parole grosse sul Milan e più in particolare per due rossoneri. Si infiamma la polemica attorno al Club di Via Aldo Rossi.
Il Milan fa discutere, e tanto. Non è una novità quest’anno, tendenza alimentata senza dubbio anche da un rendimento ondivago che sta suscitando emozioni discordanti tra i tifosi. L’ultimo pareggio casalingo contro la Juventus ha riacceso il dibattito.
Volano decisamente parole grosse sul Milan, più in particolare per due rossoneri che rappresenterebbero tutti i mali di questa squadra. Le accuse sono forti, vibranti e fanno già discutere, la polemica si infiamma sempre di più.
Un giudizio severo sulla partita
L’ex calciatore dell’Inter non ha usato mezzi termini per descrivere il recente incontro tra Milan e Juventus, etichettandolo come un evento poco entusiasmante. Secondo le sue parole, la partita non ha offerto lo spettacolo che si sarebbe potuto aspettare da due grandi squadre del calcio italiano, tanto da suggerire che chiunque nel mondo si sia sintonizzato sulla partita abbia potuto facilmente perdere l’interesse per il campionato italiano a causa della qualità del gioco mostrata in campo quel giorno. Più in particolare ha affermato che la gara tra “Milan e Juventus è stata una partita di m…a”.
Parole durissime contro i due rossoneri
Il punto focale delle critiche di Cassano, ospite della trasmissione Viva el Football, si è concentrato su Rafael Leao e Theo Hernandez. L’ex giocatore di Inter e Milan ha espressamente citato Leao, mettendo in discussione le sue capacità di adattamento e contributo alla squadra, soprattutto in riferimento alla sinergia in campo con gli altri compagni, come Alvaro Morata. Cassano ha descritto Leao come un giocatore inaffidabile, capace di qualche prestazione di rilievo ma costantemente incapace di mantenere un livello di gioco alto con continuità. In particolare ha affermato che “il portoghese per me è una pippa, non è buono e continua a non piacermi. Tutto il mondo sa chi è: ne fa un paio decenti, viene esaltato poi per 14-15 partite non la prende mai. È inutile”. Le parole per Theo Hernandez non sono state meno severe, ponendo l’accento su come anche il contributo del francese sia da considerarsi problematico per l’attuale configurazione tattica del Milan.
Interrogativi sulla strategia di Fonseca e ambizioni scudetto
Le considerazioni di Cassano non si sono fermate ai singoli giocatori, ma hanno anche toccato la questione della guida tecnica del Milan, attualmente affidata a Paulo Fonseca. Il dibattito si è aperto sulla sincerità delle ambizioni scudetto espresse dal tecnico, ponendo il dubbio che tali dichiarazioni possano essere più una strategia motivazionale, mirata a spronare la squadra, piuttosto che una reale convinzione nelle possibilità di vittoria del campionato.
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