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Capello: “Maignan e Maresca hanno fatto bene, non chiamiamo tifosi i 3/4 deficienti, mi sento offeso anch’io”

Fabio Capello

L’ex allenatore Fabio Capello si è voluto esprimere su quanto accaduto sabato sera ad Udine.

Fabio Capello alla Gazzetta dello Sport ha commentato il triste episodio che ha coinvolto Mike Maignan. “Il francese ha fatto bene, decisione giustissima. La mia proposta andava nella stessa direzione, non si può aspettare che la diga salti del tutto… Fermandosi, Maignan ha puntato i fari su quello che stava succedendo, e che evidentemente in pochi avevano sentito. Come si può continuare a giocare di fronte a situazioni così incivili e vergognose? Ricordiamoci che allo stadio vanno anche i bambini, che messaggio passerebbe verso gli adulti di domani? Altrettanto giusta la decisione dell’arbitro di sospendere la partita. Sono stati due segnali forti”.

Fabio Maresca
Fabio Maresca

Prossime mosse

Questa è una battaglia che si combatte tutti insieme: tifosi, club, istituzioni. Ripeto, in casi come questi le parole servono a poco: bisogna agire e cercare di cambiare le cose con esempi, iniziative, provvedimenti. Il calcio è di tutti, ma per quei tre-quattro deficienti che vanno allo stadio solo ed esclusivamente per aggredire non ci può essere posto. Non chiamiamoli tifosi, non lo sono. Io penso che le regole vadano sempre e comunque rispettate. Il gesto di Maignan, lo stop alla partita da parte dell’arbitro, sono misure corrette per fermare la deriva. Ora mi aspetto che i responsabili di quei cori vengano individuati e condannati”.

Le sue sensazioni

Guardi, ho seguito la partita da Dubai, dove mi trovavo per i Globe Soccer Awards. Quando ho visto Maignan abbandonare il campo e tornare negli spogliatoi mi sono sentito offeso anche io. Offeso, e arrabbiato, da friulano: la nostra è una terra di confine, dove la tolleranza, l’accoglienza e l’inclusione sono valori radicati da sempre nella cultura delle persone. Torno a sottolineare: a pochi stupidi sono bastati pochi minuti per rovinare l’immagine di una città, di una regione e di un club che è un esempio di integrazione”.


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