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Agresti, Gazzetta: “Ieri Milan senza verve, agonismo, cattiveria”

Stefano Pioli

Stefano Agresti, sulla Gazzetta dello Sport, ha analizzato le ragioni di una vittoria caratterizzata però da molte ombre.

Il Milan vince ma non convince. Il punteggio è rotondo, sia per gol fatti ma anche per gol presi. Proprio quest’ultimo aspetto è la ragione scatenante delle critiche verso Pioli. Stefano Agresti, sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, ha analizzato ciò che è mancato al Milan ieri a San Siro, mancanze che non sono tipiche del gioco di Pioli.

Stefano Pioli
Stefano Pioli

Cosa è mancato

Il Milan visto ieri sera è apparso da subito lento, incapace di proporre la propria idea di calcio, attanagliato dal pressing e della corsa dell’avversario. Un trend che avrebbe potuto compromettere la partita che, invece, al 26′ del primo tempo svolta a favore del Milan, complice l’espulsione di Diouf. Da quel momento il Milan appare diverso, pimpante, ma è stato discontinuo al punto da incassare due reti davvero evitabili. Agresti ha così commentato: “a parte gli ultimi minuti del primo tempo, quando sono arrivati due gol, il resto della gara dei rossoneri è stato deludente. Come se non ci fossero verve, agonismo, cattiveria; come se si volesse ragionare e calcolare troppo“.

Il Milan di Pioli

La bella faccia del Milan di Pioli è decisamente tutt’altra, è quella ammirata l’anno dello scudetto e che si è vista a tratti anche quest’anno. La prestazione maiuscola contro il PSG è un esempio lampante. La fugacità di rendimento è il tallone d’Achille di questa squadra che, al momento, non sembra capace di offrire sempre la propria versione migliore. Aspetto quest’ultimo fondamentale per poter cullare possibilità di vittoria in Europa. A tal proposito Agresti ha scritto: “Il Milan di Pioli non è questo: è rapidità, è coraggio, è intraprendenza. Ha creato meno di quanto avrebbe potuto e concesso più di quanto avrebbe dovuto“.


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