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Zirkzee: “Non sono un centravanti puro, mi rivedo in Ibrahimovic, Tomori è tra i più forti, futuro? Non ci penso”

Joshua Zirkzee

L’attaccante del Bologna Joshua Zirkzee ammette che in un certo senso la cessione di Arnautovic all’Inter lo ha aiutato.

Il Corriere della Sera ha intervistato Joshua Zirkzee, centravanti che sta esplodendo in questa stagione e che perciò è finito per diventare un obiettivo del Milan ma non solo; ecco le sue dichiarazioni. “Ora gioco con regolarità perché ho stravolto la mia mentalità. Quando in estate è andato via Arnautovic, è venuto il momento di fare un passo avanti, prendermi più responsabilità, dimostrare di essere pronto e sfruttare la chance. Anno scorso? Non ero pronto mentalmente, non come voleva Motta. Poi Marko aveva la mia stessa posizione. Ma è stata una buona scuola. Indietro però non guardo mai, soprattutto alle situazioni negative”.

Le sue caratteristiche

“Non sono un centravanti puro. Dissi un anno fa che mi piaceva giocare con un compagno d’attacco. Però Motta mi ha trasformato in un 9 e mezzo. Non sono uno alla Arnautovic, mi piace venire incontro, giocare il pallone, aiutare la squadra. E fare gol. Del Piero e Baggio come ruolo? Con entrambi è un bel paragone: sono due leggende”.

Zlatan Ibrahimovic
Zlatan Ibrahimovic

Sull’accostamento ad Ibrahimovic

“È un grande complimento. Non è così usuale vedere un centravanti alto con una buona tecnica. Non voglio apparire presuntuoso, ringrazio Juric: però sì, mi ci rivedo. Miglior qualità? Senza dubbio il dono è la tecnica: è il modo di mostrare a tutti la mia essenza. Dice che sono spettacolare? Beh, sono olandese: questa è la definizione più corretta”.

I difensori più forti incontrati finora

Acerbi, Buongiorno, Tomori: la qualità è molto alta”.

Sul futuro

“Non ci penso proprio. Non sto qui a dire alla gente che andremo in Europa o in Champions, non lo so”.


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