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Stramaccioni: “Leao era infelice anche dopo il suo goal, il gesto dopo il 3-1 non ci sta”

Rafael Leao

L’allenatore Andrea Stramaccioni sostiene che la mimica dell’attaccante esterno non sia una cosa bella da vedere.

Rafael Leao nel derby perso 5-1 ha segnato l’unico goal del Milan sull’unico pallone veramente pulito ricevuto dai compagni. Dalla sua rete a quella del 3-1 di Mkhitaryan, quella che definitivamente affossa i rossoneri, passano appena 12 minuti; in questo frangente le telecamere televisive hanno inquadrato una serie di reazioni del portoghese che non sono andate giù a molti. L’ex Lille sbraccia, calcia il terreno e dice parecchie cose, sembra avercela con i compagni di squadra; proprio questo aspetto è stato criticato. Andrea Stramaccioni a DAZN ha espresso il suo parere sul linguaggio del corpo di Leao ma anche di alcuni compagni di squadra; ecco le sue parole.

Mike Maignan
Mike Maignan

Andare sotto la curva? Puoi farlo o non farlo, complimenti a chi è andato. Sbracciare come ha fatto Leao dopo il 3-1 è una cosa che sottolineo per la stima che ho del calciatore. La cosa che dà fastidio, da allenatore, è che sembra che Leao ce l’abbia con una parte della squadrail gesto di Maignan, che si leva i guanti stizzito e se ne va, ci sta. È arrabbiato, fa parte del calcio. Il gesto di Leao è fatto da un giocatore che può diventare un top assoluto a livello europeo. Ma questo passa dalla crescita mentale: l’esultanza dopo il 2-1 non è rabbiosa. Leao era già infelice per quello che stava accadendo e l’esultanza è quasi di soddisfazione: non va a prendere il pallone“.


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