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Pellegatti: “Conte nome freddo, chiamerei Guardiola, non credo all’arrivo di Guirassy”

Josep Guardiola

Il giornalista Carlo Pellegatti prova a prevedere cosa può accadere sul mercato e sulla panchina dei rossoneri in futuro.

Pianeta Milan ha intervistato Carlo Pellegatti che ha detto la sua sul possibile successore di Pioli sulla panchina del Milan a fine stagione. “Sarei banale a ripetere i soliti nomi. Conte è un nome freddo per il Milan, poi i soliti… Palladino altrettanto freddo. Si fa il nome di Motta, ma mi sembrano nomi banali. Non escludo che il Milan vada a prendere uno straniero, anche se non so chi. Al momento penso più un allenatore straniero che italiano”.

Serhou Guirassy
Serhou Guirassy

Il sogno

Poi io ho lanciato una missione impossibile, forse perché figlio di come si muoveva il Milan di Berlusconi e Galliani: se davvero Guardiola, come ha detto in questi giorni considera finita l’esperienza inglese, io farei un colpo di telefono. Chiaro che prende 22 milioni di euro. Però se mi dicessero che prendi solo Guardiola e un attaccante per l’anno prossimo, con il resto che rimane così, io firmerei subito. Oltretutto è una figura che, per le filosofie americane di Cardinale, vuol dire anche immagine oltre che vittorie. Ne parlerebbe tutto il mondo. Qualcuno dice che costa tanto, sì, ma ci sarebbero ritorni di immagine, sponsor e movimento intorno al Milan, facendo capire l’ambizione diversa. Sono bravi a tenere i costi sostenibili, sarebbero poi assorbiti da strategie economiche che possano assorbire e bilanciare un investimento del genere”.

Sul mercato

“Penso che faremo molto poco, mi sembra non ci siano soldi. Ci sono medie possibilità per Lenglet, anche se ora Emery lo ha fatto giocare e quindi ora non lo rimette sul mercato. Non credo a Guirassy perché nonostante i titoloni da quello che mi risulta non vuole lasciare Stoccarda perché spera di continuare così e monetizzare poi di più a fine stagione in Premier magari. Anche il Milan i 17 milioni preferisce tenerli per un grande attaccante a fine campionato. Non credo a lui. Forse un centrocampista se ci sarà un’opportunità. Non credo neanche a Miranda, né oggi né domani”.


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