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Ordine: “Conte questione non economica ma ideologica, ecco perché secondo me sarebbe sbagliato contestare domenica”

Tifosi Milan

Il giornalista Franco Ordine ha criticato l’intenzione dei tifosi di effettuare una contestazione durante la prossima partita.

Franco Ordine al canale YouTube di Radio Rossonera ha parlato della situazione riguardante il prossimo allenatore del Milan. “Secondo me i dirigenti hanno già l’orientamento giusto dal loro punto di vista. È chiaro che non lo lanciano nel pasto del dibattito perché significherebbe fargli fare la stessa fine di Lopetegui. Così come credo che abbiano anche pronta una parte del completamento di mercato che dovranno fare nella prossima sessione. Ma è evidente che anche qui non possono bruciarselo, a campionato in corso. È giusto che si prendano un po’ di sberle sul muso dai tifosi però, se hanno già fatto, come mi pare di capire da alcune mosse, delle scelte di fondo”.

Julen Lopetegui
Julen Lopetegui

La contestazione prevista per la gara col Genoa

“Secondo me è fuori luogo e adesso non aiuta. Qual era l’obiettivo? Impallinare la candidatura di Lopetegui. E Lopetegui adesso non c’è più: che protesta fai? Per me è sbagliato. Anche perché così finisci in qualche modo deprimere ancora di più l’ambiente squadra. E non dimenticatelo, perché è un dettaglio fondamentale che si è già rivelato in occasione di alcune sfide tipo l’euroderby con l’Inter e con la Roma. Questa squadra ha un deficit di personalità, non avendo grandi successi sulle spalle. E secondo me potrebbe patire un eventuale clima di ostilità. Non essendoci più all’orizzonte Lopetegui e non essendoci ancora il nome del prescelto, in questo momento mi sembra eccessivo”.

Sul tecnico italiano

“Conte è libero e ha fatto ripetutamente capire ai suoi amici e a chi ha la fortuna di poter parlare con lui che il Milan rappresentava l’ambiente ideale perché pieno di storia, con una squadra giovane e che ha già vinto. Sa benissimo che il calco italiano non può garantirgli lo stipendio del Tottenham e, quindi, secondo me non c’è questione economica. Ma ideologica”.


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