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Moncada: “Bennacer tra i migliori che ho scoperto, Leao era di un altro pianeta già allo Sporting”

esultanza gol Rafael Leao

Il capo scout del Milan Geoffrey Moncada non è una persona che ama molto le luci della ribalta.

Geoffrey Moncada ha parlato del suo approdo al Milan ma non solo in una lunga intervista concessa ai canali ufficiali rossoneri. “Il primo contatto con il calcio è stato con il Monaco. Ho capito subito che era il lavoro che volevo fare in futuro. Da piccolo era mio padre a portarmi allo stadio, a vedere le partite. Ho iniziato a seguire e sono diventato pazzo per il calcio”.

I talenti scovati

“Sono tanti, soprattutto francesi. Dico però Ismael Bennacer, che è l’esempio di quanto tutti noi dobbiamo lavorare sempre di più per migliorare. Lo seguivamo tempo fa poi è andato all’Arsenal, ha trovato poco spazio ed è venuto qui in Italia. Al Milan è cresciuto tanto”.

Ismael Bennacer
Ismael Bennacer

L’approdo in rossonero

“Mi hanno chiamato ad agosto per fare il capo scout quando è arrivato il fondo americano, Elliot. Per me la scelta era già fatta e parlai con il Monaco. Il progetto del Milan era molto interessante. Rispetto al Monaco è tutto diverso, qui ci sono più pressioni. In Italia c’è più passione, chiunque parla di calcio. Ho capito subito che dovevo fare bene, trovare i giocatori giusti. Al Monaco era più facile creare un processo di lavoro“.

La scoperta di Leao

L’ho scoperto quando ero al Monaco. A Lisbona c’era una partita della Primavera dello Sporting. Ho visto un ragazzo alto, veloce e bravo tecnicamente che era Leao. Lo abbiamo seguito, ma non ha fatto sempre bene. La cosa più importante per me sono gli step del giocatore. Rafa ha fatto troppo bene, era su un altro pianeta. Adesso gioca bene e sono contento, è con noi qui a Milano”.


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