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Milan, uno sguardo all’avversario: ecco il Verona di Tudor

Antonin Barak

La grande intensità e la capacità di giocare a ritmi alti sono le caratteristiche principali del Verona di Tudor.

Domenica allo stadio Bentegodi di Verona il Milan farà visita alla squadra di Tudor per ottenere i tre punti e continuare nella corsa al diciannovesimo scudetto. La squadra di Tudor è un avversario ostico da affrontare che fa dell’intensità di gioco, del pressing e del dinamismo la sua arma migliore. Tudor ha ereditato la squadra da Juric che già lo scorso anno aveva impostato la squadra in questa maniera, alla Gasperini maniera, essendo un suo allievo: difesa a 3, esterni a tutta fascia col vizio del gol e mezze punte che giocano molto dentro il campo. Proprio come lo stile di gioco simile all’Atalanta di Gasp.

Matteo Lovato

Tudor intelligentemente ha proseguito quel percorso, aggiungendo alcuni suoi concetti ma senza stravolgere l’ossatura di squadra impostata lo scorso anno da Juric con il 3-4-2-1. Quindi per un Lovato che parte, come leader difensivo ha trovato il giocane Casale, affiancato da Gunter e Ceccherini. I due esterni Lazovic e Faraoni sono delle vere e proprie spine nel fianco molto spesso, come l’Atalanta, i due quinti chiudono l’azione con inserimenti sul secondo palo. I due centrocampisti sono solitamente giocatori dinamici che alzano il baricentro della squadra in fase di pressing, permettendo di giocare uomo contro uomo in ogni zona del campo. Tameze e Ilic sono dei veri motorini.

Davanti una grande stagione la sta disputando Caprari, che chiamato a sostituire Zaccagni andato alla Lazio, sta vivendo una stagione super galleggiando tra le linee fungendo da vero e proprio raccordo tra il centrocampo e l’attacco. L’altra mezza punta è Barak, il numero 7 è abile negli inserimenti senza palla e a sfruttare i cross degli esterni o dello stesso Caprari. Il bomber è il cholito Simeone, che quest’anno è definitivamente esploso realizzando finora 16 gol.


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