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Milan, ok la qualificazione ma i problemi sono sempre gli stessi!

Stefano Pioli

La qualificazione ammortizza il tonfo in casa del Rennes. Occorre trovare dei correttivi se si vuole portare a casa la coppa a maggio.

Il Milan si qualifica agli ottavi di Europa League. Della trasferta francese, questo è l’unico aspetto positivo che rimane. Arriva la seconda sconfitta consecutiva per il Milan, raccogliendo dal fondo della rete ben sette palloni tra Monza e Rennes. Il giubbino di salvataggio della qualificazione permette al Milan di non annegare ma occorrono dei correttivi, urgenti anche.

Malick Thiaw
Malick Thiaw

La difesa è troppo fragile

Il reparto arretrato del Milan balla senza soluzione di continuità. Pioli non riesce a trovare il bandolo della matassa e, partita dopo partita, il numero di gol incassati aumenta vertiginosamente. Nelle sole due ultime partite giocate dal Milan, a Monza e a Rennes, i rossoneri hanno incassato sette reti. Un numero che preoccupa perché non più figlio del caso, di un momento o di una contingenza, ma diventato amara consuetudine. Non è solo colpa del pacchetto di quattro della difesa come qualcuno sommariamente potrebbe affermare. Il reparto non è adeguatamente protetto dal centrocampo che, spesso purtroppo, non fa filtro e permette l’attacco alle spalle lasciando alla difesa l’arduo compito di rimediare i danni. Il primo gol del Rennes ieri nasce esattamente così. Si fatica a trovare uno scivolamento difensivo omogeneo, un fattore che non aiuta la difesa dove, a onor del vero, si commettono molti errori. A tal proposito basti pensare alla prestazione tutta ombre di Thiaw a Monza dove, a far male e per confermare quanto detto pocanzi, c’è stato anche Bennacer.

I correttivi

Urgono correttivi, ne è consapevole anche Pioli. La sua ammissione a fine gara apre il dibattito e le considerazioni su una squadra che deve migliorare sotto tanti punti di vista. Ad essere sotto accusa non è solo l’assetto tattico ma, anche e soprattutto, l’aspetto mentale. La squadra deve comprendere di non potersi permettere attimi di down, l’intensità deve essere massimale, sempre e in ogni occasione, contro qualsiasi avversario. Troppi gol sono stati concessi proprio per un evidente calo di applicazione. Il Milan, come sottolineato oggi dal capitano storico Franco Baresi, ha tanta qualità da sprigionare. Non è una squadra nata per essere comprimaria, è nata per essere protagonista. Occorre un reset, un azzeramento e un nuovo patto d’intenti tra tutti i protagonisti. Solo così si potrà puntare alla realizzazione di un sogno che coccola i desideri di ogni tifoso rossonero: tornare vincenti in Europa, senza dimenticare il campionato ovviamente.


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