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Milan, Giudice: “Inter e Juventus? Conti in disordine concorrenza sleale…”

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Alessandro Giudice ha criticato con durezza quanto sta accadendo in casa Inter e Juventus in merito ai contratto faraonici di Lautaro e Vlahovic.

Il Milan nelle ultime ore guarda al di là del Naviglio e vede un giardino in ordine, pulito e ben curato. Mai come in questo momento per un tifoso rossonero l’erba del vicino nerazzurro appare come un paradiso celestiale su cui voler poggiare i piedi. Le difficoltà dell’Inter per il rinnovo di Lautaro sembrano essere svanite tutto di un colpo, a differenza di quanto avviene al Milan dove con ogni probabilità sarà ceduto un altro big della rosa. Di questa situazione ne ha parlato Alessandro Giudice, attraverso un post su X, in cui pone l’accento sulla concorrenza sleale di club come Inter e Juventus.

Gerry Cardinale
Gerry Cardinale

Concorrenza sleale di Inter e Juventus

Lo scrittore evidenzia tramite un post sul proprio profilo X che “le difficoltà dell’Inter col contratto di Lautaro sono il frutto avvelenato di chi ha inquinato per anni il mercato con contratti assurdi che non poteva permettersi. Oggi ne subisce le conseguenze l’Inter, in altri casi sono altri club. L’agente fa il confronto con atleti che guadagnano molto più del suo assistito, pur segnando di meno e dal suo punto di vista ha ragione”. In questo discorso inserisce poi anche la Juventus, portando l’esempio di Vlahovic chea suo dire – “guadagna il doppio di Lautaro a causa di un contratto insensato, fatto da un club che ha bruciato 900 milioni di perdite in pochi anni”. Prosegue poi indirizzando verso Inter e Juventus un’accusa forte, asserendo che “i conti in disordine non sono solo concorrenza sleale sul campo, ma danneggiano gli azionisti dei club virtuosi (l’Inter non lo è stato, avendo cercato di inseguire la Juventus senza però disporre di un azionista altrettanto munifico) costringendoli a sostenere costi della rosa più alti del normale”. 

Regole chiare

Il lungo post su X di Alessandro Giudice non si basa di sole accuse ma anche di proposte. Proseguendo nel ragionamento infatti afferma che “servono regole stringenti per evitare che la Serie A torni a essere un far west. Quando si ironizza sulla sostenibilità è perché non si capisce appieno i costi complessivi dell’insostenibilità”.


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