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Leao: “Il rinnovo non è stata questione di soldi, è stato un patto d’amore, Furlani è un grande”

Rafael Leao

L’attaccante esterno portoghese nel suo libro torna sulla questione della multa dovuta allo Sporting CP che poteva complicare il suo prolungamento.

Sta uscendo in questi giorni Smile, l’autobiografia di Rafael Leao, e chiaramente continuano a fuoriuscire stralci molto interessanti; qui si parla della trattativa dell’ultimo rinnovo col Milan che è stata difficile per tutta una serie di fattori. “Chiunque vorrebbe giocare nel Milan. Volevo rimanere per completare un periodo di crescita che avevo iniziato e per far vedere quanto ancora potevo dare come calciatore e come uomo. La vittoria dello scudetto mi aveva mostrato quanto era bello vincere come collettivo”.

Rafael Leao
Rafael Leao

Sul rinnovo

Il mio rinnovo non è mai stato un tira e molla per questioni di soldi, come molti hanno detto e non avevo nemmeno dubbi sulla direzione tecnica che stava prendendo la squadra. C’è voluto un po’ di tempo, ma alla firma il mio pensiero è stato chiaro: non è un patto economico, ma un patto d’amore”.

La multa ed il ruolo di proprietario e dirigente

“Per la legge italiana ora sono finalmente libero dal mio debito. Devo ringraziare anche il Milan, che in quel periodo così difficile mio è sempre stato molto vicino. Devo ringraziare certamente Giorgio Furlani. È una grande persona, ci parliamo spesso; lui cerca sempre di parlarmi in portoghese. La sua presenza e il suo supporto costante mi aiutano a vincere dentro e fuori dal campo, oltre che a crescere come persona. Stessa cosa devo dire di Gerry Cardinale: ogni volta che mi vede parliamo e si vede che lui mi vuole bene e vuole che resti al Milan”.


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