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Leao, finalmente maturo: cuore più forte dei soldi!

esultanza gol Rafael Leao

Il destino bussa alla porta di Leao e il portoghese risponde presente. Il numero 10 rossonero abbraccia il Milan anche in futuro.

E’ una favola che nel calcio spesso, se non sempre, viene tradita, villipesa e calpestata. La riconoscenza non più ricercata come qualità dominante ma schernita, irrisa e imbarbarita da qualche zero in più su un freddo assegno. Sembra essere diversa la favola che lega Leao al Milan, sembra davvero ricalcare valori e sentimenti di un calcio che fu e che ora è schiavo delle multinazionali del pallone.

Rafael Leao
Rafael Leao

Il sorriso di Leao

Rafa Leao è bello, radioso più del sole quando sorride e mostra al mondo i suoi denti bianchi. E’ un ragazzotto dal cuore buono, con delle cuffie sempre in testa con la musica a palla ad accompagnarlo. E’ un giocherellone, un bambinone, che sul campo di calcio ricama sorrisi, regala prodezze ed esaudisce sogni e preghiere. Non a caso il suo libro, presentato ieri a Milano, si intitola “Smile” che, in inglese, significa appunto sorriso. Sorriso che Leao sfodera quando parla di Milan, della città di Milano che lo ha adottato. Gli brillano gli occhi quando ripercorre le tappe che lo hanno consacrato uomo grazie ad un Club, ad una città e a dei dirigenti che hanno segnato il suo percorso di crescita in modo indelebile. Il portoghese parla di lealtà, amore e rispetto per dei colori che non avrebbe mai potuto abbandonare, mai.

Leao, il 10 è finalmente maturo

Il Rafa Leao visto ieri è sembrato davvero diverso, come se davvero nella sua testa fosse scattato un clic, un interruttore. Il tempo delle promesse e dei “cercherò” sembra davvero terminato. Il portoghese parla di futuro, di obiettivi e raggiungimenti che si pone prima di tutto all’interno del concetto di squadra. Il personalismo ha fatto posto al senso di gruppo, l’egocentrismo alla voglia di imprimere il proprio nome sui trofei del Milan che sarà. Pioli in conferenza ha riferito le parole di Leao nel pre partita con l’Atalanta: “Mister, sto bene”. Parole che in qualche modo confermano, evidenziano, il volo libero che sta spiegando Leao nel firmamento rossonero, e che domenica scorsa è librato a vette paradisiache grazie alla celestiale parabola disegnata a San Siro in occasione del vantaggio del Milan . Che a Parigi se ne facciano una ragione, Leao ha scelto Milano e il Milan. Ici c’est Milan…


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