Infortunio Jashari, quando tornerà disposizione di Allegri: spunta una prima data

L’infortunio di Jashari tiene in allarme il Milan. Le ultime sulle stima dei tempi recupero per rivederlo in campo con la maglia rossonera.

Il mercato estivo del Milan ha regalato colpi di assoluto livello, capaci di accendere l’entusiasmo dei tifosi. Tra questi, l’arrivo di Ardon Jashari, centrocampista svizzero di origini macedoni, acquistato dal Bruges per 36 milioni di euro più 3 di bonus, ha catturato l’attenzione come secondo acquisto più oneroso dell’intera Serie A, alle spalle di Christopher Nkunku. La società rossonera aveva grandi aspettative sul classe 2002, considerato un investimento per il presente e per il futuro. L’avventura a Milano, però, non è iniziata nel migliore dei modi.

L’infortunio al perone complica i piani: rientro fissato per l’inizio del 2026

Durante una partitella in allenamento, un contrasto con Santiago Giménez ha causato a Jashari una frattura composta del perone. L’infortunio non richiederà intervento chirurgico, ma lo costringerà a una lunga fase di recupero attraverso una terapia conservativa. Il Milan ha già fissato la tabella di marcia: il rientro del giovane centrocampista è atteso all’inizio del 2026, quando potrà finalmente essere valutato da Massimiliano Allegri.

Il tecnico rossonero vede in Jashari un profilo versatile, da utilizzare sia come playmaker accanto a campioni come Luka Modrić e Samuele Ricci, sia come mezzala in un centrocampo più dinamico. La società e lo staff medico sono convinti che il giocatore potrà tornare al meglio della condizione, ma i tifosi dovranno pazientare ancora diversi mesi prima di vederlo in campo con continuità.

Le parole di incoraggiamento di Granit Xhaka al compagno di Nazionale

Nel frattempo, a sostegno di Jashari sono arrivate le parole del suo amico e compagno di Nazionale, Granit Xhaka, trasferitosi in estate al Sunderland. Il regista svizzero ha voluto sottolineare le qualità del giovane rossonero: «Gli dicevo “Il tuo momento arriverà”. Ardon ha un grande futuro davanti a sé e con il trasferimento al Milan ha dimostrato di poter giocare in una grandissima squadra. Peccato per l’infortunio. Ma è abbastanza forte mentalmente e tornerà sicuramente ancora più forte».

Un attestato di stima che conferma la fiducia intorno al classe 2002, considerato uno dei prospetti più interessanti della nuova generazione svizzera. Il Milan, che ha investito cifre importanti per assicurarselo, attende il suo rientro come una pedina destinata a crescere rapidamente e a diventare un riferimento nel centrocampo del futuro.