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Il futuro del Milan tra rinnovi, stadio e nuovi azionisti. Il punto

Il futuro rossonero inizia, lentamente, a scriversi. I prossimi mesi saranno decisivi per capire in che direzione volge il Milan.
Le idi di marzo stanno sopraggiungendo a Milano e, su sponda rossonera del Naviglio, potrebbero scrivere la nuova storia del Milan. L’eco roboante delle voci riguardanti l’ingresso in società di un nuovo socio, probabilmente arabo, stanno solleticando a tutti fantasiose ricostruzioni in stile assassinio di Giulio Cesare. In seno a questa presunta svolta societaria si articolano innumerevoli retropensieri su ciò che il Milan abbia intenzione di fare, passando dallo stadio fino a giungere alle scelte di natura tecnica relative alla squadra del futuro.

Tema investitori nel Milan
Cardinale da una parte sbandiera tronfio di soddisfazione di non voler vendere il Milan, nella maniera più assoluta, dall’altra poi, a distanza di pochi giorni, ammette la propria disponibilità all’arrivo di investitori nel club. Come sempre la virtù sta nel mezzo e, anche in questo caso, appare sia proprio così. Cardinale ha tutta l’intenzione di tenere le redini di uno degli investimenti più massicci della propria carriera imprenditoriale ma, da consumato uomo d’affari, ricerca attivamente nuovi asset economici cui poggiare maggiori certezze finanziare che consentano un raggio di azione e d’investimento maggiore. E’ assolutamente nell’ordine delle cose per un’azienda ampliare il proprio management a nuovi soci, condividendo il rischio d’impresa e cercando, allo stesso tempo, di internazionalizzare un brand che già parla tutte le lingue del mondo.
Stadio e rinnovi
Lo stadio di proprietà è un quid indispensabile per sedere al tavolo delle super potenze europee del pallone e avere voce in capitolo. La priorità del Milan è chiara e si chiama San Donato. I passi mossi verso questa direzione non sono opinabili, perché tangibili e reali tanto quanto le firme sui rogiti per l’acquisto del terreno dove sorgerà il nuovo impianto sportivo rossonero. Non deve confondere la telefonata di Cardinale a Zhang in merito allo stadio, non c’è infatti all’orizzonte nessun ridimensionamento del progetto. Semmai, molto più plausibilmente, una sorta di cautela e di zelo eccesivo. Guardare al futuro non significa solo costruire lo stadio ma, anche e soprattutto, blindare i protagonisti che scenderanno in campo per onorarlo. Le voci di mercato si susseguono, gli interessi per i grandi campioni del Milan sono la normalità per chi ha dimostrato di essere ai vertici in Italia e in Europa. Ciò che deve realmente importare è la volontà societaria che, anche in questo caso, appare evidente nelle proprie intenzioni. A meno di clamorose ed irrinunciabili offerte, i big della rosa resterranno. Il Milan è già al lavoro, così come abbiamo documentato, al rinnovo di Theo Hernandez e Maignan.
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