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Milan: la società è tranquilla, tutti a rischio solo in caso di mancato quarto posto


Piovono logicamente critiche sui rossoneri dato il pessimo inizio di anno ma la società al momento non prenderà decisioni drastiche.

La Gazzetta dello Sport riferisce che Gerry Cardinale ha assistito alla sconfitta in Supercoppa Italiana contro l’Inter dal suo ufficio di New York e naturalmente non è contento della sconfitta e soprattutto delle sue modalità. Da uomo che di sport però sa anche che gli alti e bassi non sono insoliti e confida pienamente nelle capacità della dirigenza di risolvere i problemi del momento. I prossimi giorni non sono semplicissimi essendo in programma tante gare importanti e ravvicinate: si inizia martedì con la Lazio, ci sono poi Sassuolo, derby con l’Inter, Torino e Tottenham. Da queste quattro settimane di fuoco il Milan uscirà rigenerato o abbattuto; al momento sembra improbabile una via di mezzo.

La rosea puntualizza che moltissimo sposterà il raggiungimento del quarto posto o meno: senza un piazzamento Champions il progetto sarebbe perlomeno messo in dubbio se non azzerato. Il Milan è attualmente secondo in classifica a nove punti dal Napoli, se Pioli difenderà il suo posto in Champions League (visto che lo scudetto sembra ormai un miraggio) probabilmente ci saranno ritocchi e cambi, ma non rivoluzioni. Se il Milan non cambia rotta e continua a scivolare verso il basso ci saranno invece decisioni drastiche che potrebbero intaccare le posizioni anche dei dirigenti Ricky Massara e soprattutto Paolo Maldini. Il 30 giugno è stato tracciato un confine: la proprietà, come di consueto, conservava la paternità delle scelte strategiche (fissare gli obiettivi, determinare le modalità di gestione, stabilire un budget) mentre Maldini conservava l’autonomia decisionale. Tuttavia, l’estate ha complicato il quadro perché il mercato ha deluso. La società ha investito più delle rivali ottenendo di fatto un passo indietro sul piano dei risultati.


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