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La caduta rovinosa del Milan dall’estate alle ultime 7 partite

Olivier Giroud-Junior Messias

I rinnovi tardivi dei dirigenti, il deludente calciomercato, il passaggio di proprietà, il ritiro di Dubai e l’infortunio di Maignan: c’è tutto ciò nella crisi del Milan.

La Gazzetta dello Sport scrive come il cedimento strutturale del Milan sia in realtà iniziato la scorsa estate con un calciomercato capitato nel bel mezzo del passaggio di proprietà. RedBird Capital ha ufficialmente completato la sua acquisizione il 31 agosto, l’ultimo giorno del mercato estivo: l’intera finestra è stata gestita da Elliott Management che ovviamente in quanto uscente non aveva intenzione di investire un grosso budget. I rinnovi di Paolo Maldini e Ricky Massara sono arrivati ​​nel giorno della scadenza del loro precedente contratto: ciò ha fatto perdere tempo altrimenti dedicato al calciomercato. In tal senso non è stato sostituito Franck Kessie e nessuno dei nuovi acquisti ha inciso positivamente dopo più di 6 mesi in rossonero.

Franck Kessie
Franck Kessie

Già il 30 agosto, 100 giorni dopo il trionfo scudetto al Mapei Stadium, il Milan è tornato nello stesso stadio e si è dovuto accontentare dello 0-0. Una prestazione confusa che ha fatto capire che Pioli avrebbe dovuto lottare per far mettere ai giocatori in campo la stessa fame e la stessa ferocia della passata stagione. La prima parte del 2022/23 è filata via con risultati altalenanti ma più tendenti al positivo, la classifica prima della Coppa del Mondo vedeva i rossoneri stabili al secondo posto. La squadra è poi volata a Dubai ed è lì che le cose hanno iniziato a precipitare. Forse 10 giorni sono stati troppi, fusi orari, lunghi viaggi e amichevoli contro Arsenal e Liverpool, squadre più avanti nella preparazione che hanno minato la fiducia del gruppo. La rosea si chiede cosa possa essere Milan senza la corsa di Theo, i gol di Giroud e la felicità di Leao. Ultimamente sembra stia mancando la condizione atletica per sostenere il gioco aggressivo e intenso che ha fruttato uno scudetto miracoloso. I risultati negativi successivi alla vittoria di Salerno sono ben noti. È un crollo che si sta verificando gradualmente da mesi e che si è accelerato nelle ultime quattro settimane; ora tutto il Milan deve stringersi intorno al mister e alla squadra altrimenti anche chiudere il campionato tra i primi quattro potrebbe diventare un miraggio.


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