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Darmian: “Posso solo ringraziare il Milan, il settore giovanile lì è stato un percorso di vita oltre che calcistico”

Matteo Darmian

Il jolly difensivo dell’Inter Matteo Darmian non dimentica i primi passi della sua carriera avvenuti a Milanello.

Matteo Darmian ha ripercorso tutta la sua carriera nel corso di una lunga intervista a Radio Tv Serie A; ecco lo stralcio relativo al periodo al Milan. “Mi visionarono durante alcune partite e feci un provino, riuscendo a entrare nel settore giovanile. Posso solo che ringraziarli perché è stato un percorso di vita, oltre che calcistico”.

Il suo arrivo in rossonero

Non fui l’unico a presentarmi a quel provino, eravamo in quattro e inizialmente sono stato preso solo io. Essere lì con i miei compagni era come fare un normale allenamento per me, soltanto in un altro luogo. Ci fecero un questionario in sala riunioni, chiesero di dire a ognuno di noi di dire il proprio idolo. Il mio era Clarence Seedorf, che al tempo giocava all’Inter. Le altre domande erano di ogni tipo, per sapere come andassimo a scuola o cosa volessimo fare da grandi. Cosa risposi? Che volevo fare il pizzaiolo”.

Clarence Seedorf
Foto: Matteo Gribaudi/Image Sport

Il rapporto con Seedorf

Seedorf era un professore dentro e fuori dal campo, quando l’ho conosciuto al Milan era esattamente come me l’aspettavo, non risparmiava consigli, non solo a me, ma a tutti i ragazzi giovani. Del periodo milanista ricordo tutto con piacere, le esperienze ti formano facendoti crescere, per me il settore giovanile del Milan è stata una scuola di vita, mi ha insegnato a stare in un gruppo e a seguire delle regole, mi ha dato tanta disciplina. La prima squadra del Milan era forte, non potevo giocare e dimostrare il mio valore. La scelta condivisa è stata quella di muovermi per iniziare un percorso calcistico“.


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