Seguici su

News

CorSport: cosa ha funzionato e cosa no per il Milan con il Salisburgo

Esultanza Milan

Il Milan ha visto di fronte a se un avversario molto ostico come il Salisburgo, ecco cosa ha funzionato e cosa meno.

Il Corriere dello Sport ha analizzato la partita dei rossoneri, rimarcando come Salisburgo e Dinamo Zagabria sono le squadre che il Milan deve battere se vuole passare agli ottavi, ma i risultati di ieri sera (con Zagabria che ha battuto il Chelsea 1-0 ) hanno dimostrato che non ci sono avversari facili in Champions League.

Il Salisburgo è riuscito a tenere in scacco il Milan sfruttando le proprie armi, con i campioni d’Austria che hanno giocato a ritmi alti e alla continua ricerca dell’uno contro uno in tutto il campo.

Alexis Saelemaekers

Non è un caso che il gol dell’1-0 dei padroni di casa sia stato realizzato da una situazione di estrema pressione che ha portato Ismael Bennacer a perdere palla al limite dell’area di rigore, e poi Pierre Kalulu a farsi battere in un 1v1.

Il Milan sembrava affaticato dopo il derby vinto contro l’Inter per la fisicità e l’intensità richieste da una partita del genere, ma in Europa serve qualcosa in più. Tuttavia, il Milan è uscito con un punto da uno stadio in cui il Red Bull Salisburgo non perde da 36 partite.

Ci sono stati anche alcuni aspetti positivi, come la grande determinazione nel rispondere all’andare sotto e anche il gol e la prestazione complessiva positiva di Alexis Saelemaekers. I rossoneri ora hanno la forza e la maturità per non sfaldarsi dopo essere andati in svantaggio e avere quasi sempre una reazione immediata.

Adesso la squadra deve imparare da quella che è stata una prima partita molto impegnativa e metterla in pratica nelle restanti cinque partite dei gironi.


Leggi anche

Leggi anche

Più letti