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Corona: “Penso che i nomi siano una cinquantina, Tonali non scommetteva sul Milan”

Sandro Tonali

La situazione relativa ai calciatori indagati per scommesse illecite è in costante evoluzione.

Fabrizio Corona ha aggiunto ulteriori dettagli alla vicenda che sta tormentando il calcio italiano, ovvero il calcioscommesse, a Radio 24. “Io ospite in RAI? Non faccio gossip, faccio questa inchiesta da tanto tempo è esattamente come era Tangentopoli, sono coinvolti tutti: procuratori, società non potevano non sapere, come la famosa frase durante Tangentopoli. Un 40% dei calciatori scommette, si è sparsa a macchia d’olio la ludopatia, come la cocaina. Parte del cachet che riceverò per il programma della De Girolamo verrà devoluto ad una associazione che si occupa di ludopatia”.

Nicolò Fagioli
Nicolò Fagioli

Numero dei coinvolti

“Cinquanta nomi? No, io credo che siano addirittura di più i nomi coinvolti. Il 40% dei giocatori scommette e gioca, scommette. Nelle carte della Procura di Torino hanno un filone legato a Fagioli perché c’è un legame tra Fagioli, Tonali e Zaniolo: prendendo il suo telefono sono entrati in contatto con gli altri due, hanno chat comuni, sono ragazzi giovanissimi. Bonucci? Le dichiarazioni di Bonucci hanno smentito la Juventus, dimostrando che la Juventus sapeva. I giocatori della squadra, il direttore sportivo della Juventus sapevano di Fagioli, alla RAI porto le prove”. 

Sul caso dell’ex Milan

Fagioli non ha fatto tanto scalpore, Tonali per esempio sì, è un classe 2000, capitano del Milan e bandiera della Nazionale. Quello che ti posso dire è che gran parte di questi ragazzi non hanno giocato sulla propria squadra, giocano sul calcio ma non si sono giocati le loro partite. Una nostra fonte dice che Zaniolo si è giocato una partita di Coppa Italia della Roma, ma per me Zaniolo è un caso a parte. No, Tonali non giocava sul Milan, giocava al banco scommesse, giocava cifre esorbitanti. Fai conto che Fagioli si è giocato un milioni di euro in tre mesi. Perché passano a giocare con gli allibratori? Perché non devono pagare subito e sperano con la vincita di rientrare”.


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