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Comazzi: “Spero che il ritorno di Ibra non sia solo una mossa comunicativa, Leao non è neanche tra i migliori della Serie A”

Rafael Leao

L’ex difensore Alberto Comazzi ha criticato senza mezzi termini l’attaccante esterno portoghese.

Alberto Comazzi si è mostrato estremamente critico nei confronti del Milan attuale nel corso di un’intervista rilasciata a MilanNews. “La stagione del Milan? Prima parte molto bene. Dalla Juventus in poi, sono emersi diversi, anzi troppi limiti…”.

Mancanze

“Io penso al Milan in cui sono cresciuto io. C’erano Costacurta, Baresi, Maldini… Non potevi sbagliare. Erano loro a trasmetterti un certo tipo di mentalità. Nella squadra rossonera attuale non vedo figure analoghe…”.

Il ritorno dello svedese

Però attenzione: spero non si tratti soltanto di una strategia comunicativa. Se viene coinvolto di nuovo Ibra, deve realmente poter incidere. Altrimenti, qualora si trattasse di marketing, il gioco non varrebbe la candela”.

Zlatan Ibrahimovic
Zlatan Ibrahimovic

I problemi dei rossoneri

“In questo momento dico che Leao non può essere il leader. Troppo discontinuo. A livello di mentalità non sembra essere mai scattata quella scintilla giusta. Secondo me non è nemmeno tra i migliori in Serie A. A questo punto, penso che il problema della squadra sia anche fisico. Non può essere soltanto una questione mentale. Con il Lecce, il calo è stato vistoso. Lo stesso Leao, che si è fatto male, già nel finale con il Psg si capiva che si stesse gestendo. Lui, come tanti altri…”.

La bordata

“Per me, ad oggi, il Milan non è una squadra di prima fascia. Mi spiace dirlo, perché ci sono nato calcisticamente e cresciuto. Però c’è ben poco di Milan, a livello di dna, che conosciamo, nell’ambito della società attuale. Perché l’allontanamento di Maldini? Ripeto: io quella maglia l’ho indossata. Certi valori te li trasmettevano lui, i Costacurta, i Baresi…”.


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