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Colombo: “Al Milan devo tutto, ecco cosa mi ha detto Ibra durante Monza-Milan”

Lorenzo Colombo

L’attaccante del Milan ma in prestito al Monza Lorenzo Colombo ha chiarito cosa significa per lui essere rossonero.

Lorenzo Colombo ha parlato della sua crescita al canale YouTube de La Gazzetta dello Sport “Il mio percorso al Milan è stato fondamentale per la mia crescita come giocatore, uomo, come tutto. Al Milan io devo tutto, davvero, è la mia seconda casa. Ci stavo lavorando tanto a questo gol (quello realizzato nell’ultimo Monza-Milan proprio contro i rossoneri, ndr), era qualche mese che non segnavo. Era molto importante per me come dimostrazione del lavoro che stavo portando avanti. Non ho esultato in segno di riconoscenza. La cosa che secondo me è troppo importante è appunto questo senso di riconoscenza verso il Milan, verso la società che rappresenta il Milan, verso la storia di questo club. Secondo me è troppo importante avere dei valori e portarli nelle cose che si fanno. Rispettare in questo caso chi mi ha cresciuto, chi in questo caso mio ha dato tantissimo ecco”.

Zlatan Ibrahimovic
Zlatan Ibrahimovic

Il rapporto con Ibra ed il retroscena

Quando ero al Milan ero già grosso a 18 anni. Ibra l’ha notato e mi ha chiamato Hulk. Ibra (in Monza-Milan del 18 febbraio, ndr) mentre stavamo rientrando in campo dopo l’intervallo è venuto da me e Daniel, ci ha detto: ‘Vi abbiamo mandato qui in prestito per giocare e siete in panchina…’. Dopo sono entrato e ho segnato. Ibrahimovic è un compagno che ti da tanto emotivamente secondo me, fa alzare il livello a tutti. Ti porta sempre a fare qualcosa in più. Non ti fa sentire abbastanza in un certo senso, ovvero che è sempre pronto a spronarti, a starti dietro, se sbagli devi subito reagire. Una figura del genere si sente, dà tanto alla squadra, all’ambiente“.


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