I tanti nodi del rinnovo di Leao

Il tormentone riguardante il prolungamento del contratto del portoghese continua e non sembra essere vicina ad una conclusione.

Calciomercato.com fa il punto sulla trattativa per il rinnovo del contratto di Rafael Leao patendo dalle sue dichiarazioni criptiche dopo la gara del Maradona che confermavano la sua volontà di restare ma ammettevano anche l’esistenza di diverse cose da sistemare. La multa di 20 milioni di euro dovuta allo Sporting CP rimane probabilmente l’ostacolo più grande. Entrambe le squadre hanno chiesto alla FIFA le motivazioni alla base della multa di 20 milioni di euro: il Lille punta a ribaltare la sentenza per evitare di dover pagare mentre il club portoghese intende rivendicare integralmente quella che allora era la clausola rescissoria prevista dal contratto di Leao, ovvero 45 milioni di euro. Ci sono quindi tre scenari completamente diversi che possono cambiare drasticamente le trattative: che si tratti di un rinnovo o di un nuovo club, il calciatore vorrebbe ottenere i 16,5 milioni più interessi necessari per chiudere la vicenda.

Il problema non si porrebbe se il Lille dovesse occuparsi interamente del pagamento mentre il Milan resta a guardare perché questa vicenda non lo coinvolge direttamente. Leao vuole rinnovare a 7 milioni di euro netti a stagione, un enorme aumento rispetto ai suoi attuali 1,5; una cifra che Paolo Maldini e Ricky Massara sono disposti ad offrire con base fissa di 5 milioni più bonus. Insomma, la questione stipendio non appare un ostacolo insormontabile. L’altro nodo riguarda le tante persone coinvolte nella trattativa: l’avvocato di famiglia Ted Dimvula, il padre del portoghese Antonio e infine l’agente Jorge Mendes. Il Milan resta fiducioso di poter risolvere tutto al più presto, magari anche prima del doppio Euroderby anche se questa data non è la scadenza definitiva, che non può che essere la fine della stagione. Per l’estate tutto dovrà essere chiaro in un senso o nell’altro: in caso di mancato rinnovo Leao finisce sul mercato perché il Milan non può permettersi di perderlo a zero euro.