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L’incredibile potere che Cardinale ha consegnato ad Ibrahimovic

Zlatan Ibrahimovic

Sono passati ormai diversi giorni dalle dichiarazioni forti del proprietario del club rossonero ma se ne parla ancora molto.

Moltissimi se non tutti una volta appurato che Zlatan Ibrahimovic sarebbe tornato al Milan in veste di dirigente si sono interrogati sulle sue mansioni: le ultime dichiarazioni di Gerry Cardinale al Financial Times sarebbero aver chiarito definitivamente la cosa.

Molto più di un dirigente

Non ci sono poi così tante differenze tra lo Zlatan giocatore e quello dirigente: lo svedese cercava un ruolo importante e non vuole assolutamente fare la comparsa. Ed è quello che ha ottenuto: Ibra, sottolinea Calciomercato.com, è una sorta di braccio destro di Cardinale, quando l’imprenditore è all’estero l’ex attaccante è come se fosse il suo delegato. Non ha potere di firma ma ha grosso peso su ogni decisione importante all’interno del Milan.

Gerry Cardinale
Gerry Cardinale

In ottica calciomercato

Al momento lo svedese segue la squadra in ogni attività, Cardinale vuole che crei un legame molto proficuo con Geoffrey Moncada e Antonio D’Ottavio; va da sé che il 42enne può essere influente in diverse questioni sportive come ad esempio gli acquisti di giocatori. Il sito succitato precisa però che lo svedese non sceglierà lui stesso i giocatori da acquistare: il suo parere verrà ascoltato insieme ad altri in sede di trattative di mercato. Inoltre, come è stato ipotizzato in passato, avrà un peso nelle riflessioni riguardanti l’allenatore. Furlani dovrebbe restare al Milan in veste di amministratore delegato ma potrebbe avere mansioni riguardanti più il livello commerciale ed economico.


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