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Calvarese: “Anche il linguaggio del corpo tradisce Di Bello, fa capire che avrebbe fischiato”

Christian Pulisic

L’ex direttore di gara Giampaolo Calvarese ripercorre quanto accaduto ieri sera all’Olimpico.

Giampaolo Calvarese tramite un video sul suo canale YouTube analizza l’operato di Marco Di Bello durante Lazio-Milan. “Serata da dimenticare per l’arbitro Di Bello, che pure era partito bene. Aveva giudicato in maniera corretta il primo contatto tra Maignan e Castellanos. Infatti il portiere del Milan arriva per primo sul pallone e solo dopo travolge l’argentino”.

Arbitro Marco Di Bello
Arbitro Marco Di Bello

La mancata interruzione del gioco dopo il contatto Bennacer-Castellanos

“L’episodio che a mio giudizio ha fatto saltare il banco nella testa dell’arbitro di Brindisi è l’espulsione di Pellegrini. Andiamo con ordine: c’è uno scontro di gioco tra Bennacer e Castellanos, i laziali si fermano e Di Bello si pianta a centrocampo. Si porta il fischietto alla bocca, vede Pulisic che sta prendendo la palla a Pellegrini e dopo la trattenuta lascia giocare. Ovviamente fischia il fallo perché la trattenuta c’è tutta, ma a mio giudizio sbaglia a non interrompere il gioco per due motivi. Il primo è il body language di Di Bello: si vede che sta per fischiare, fa di tutto per far capire al mondo che il gioco sarebbe stato interrotto. Il secondo è perché Castellanos prende un colpo sul viso e addirittura perde sangue. Da qui in avanti l’arbitro si disunisce completamente estraendo altri cartellini a raffica”.

Il rosso a Guendozi

La terza espulsione, quella di Guendouzi, è veramente campata in aria. Il calciatore della Lazio viene tenuto in maniera reiterata e reagisce, magari avrebbe meritato anche lui il giallo. Ma di sicuro non è una condotta violenta che può portare al rosso”.


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