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Borghi sicuro: “Vi svelo il prossimo allenatore del Milan”

Stefano Pioli

Stefano Borghi, parlando di Milan, ha espresso la propria preferenza qualora Pioli dovesse andare via al termine della stagione.

Il tema allenatore in casa Milan continua ad essere argomento di dibattito. La sconfitta di Monza ha acuito i dissapori tra il tecnico e una parte della tifoseria che, sui social, ha rispolverato il consueto #PioliOut. Stefano Borghi, durante il podcast di Cronache di Spogliatoio ‘Taconazo’, ha parlato di Milan svelando il nome che, a suo dire, creerebbe un binomio perfetto con il Milan e, conseguentemente, la piazza rossonera.

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Il nome nuovo per la panchina del Milan

E’ parere di molti che il ciclo di Pioli al Milan sia terminato, sia arrivato al capolinea. Ci si interroga quini sul possibile erede del tecnico rossonero, ragionando non solo sul nome ma anche sull’idea tattica che dovrà avere il Milan. A tal proposito Stefano Borghi ha le idee chiare sull’identikit del prossimo allenatore rossonero: “Il Milan, qualora non dovesse rimanere Pioli, andrà sicuramente su un allenatore di gioco, di proposta, che sappia valorizzare una squadra che ha caratteristiche propositive/offensive”. Il Milan, fin dai tempi berlusconiani, ha ricercato la vittoria attraverso il bel gioco, non sarebbe una novità. Borghi però ha anche il nome di chi sarebbe l’allenatore del Milan ideale: ” Io vorrei capire prima però quali possano essere gli sviluppi della carriera saudita di Marcelo Gallardo, perché potrebbe essere un binomio sensazionale Milan-Gallardo“.

Pioli il sottovalutato

Stefano Borghi, oltre ad indicare il possibile successore di Pioli, ha però tessuto anche le lodi di Pioli, a suo dire vessato dalle critiche anche oltre le proprie colpe senza che, quando ne avrebbe diritto, essere elogiato quando dovrebbe. Il giornalista infatti rimarca l’ottima preparazione della gara di andata di Europa League contro il Rennes: “Per il momento c’è Stefano Pioli che domenica è finito al centro della critica, ma tre giorni prima secondo me ha fatto un capolavoro strategico nel bullizzare il Rennes, clamoroso, e ne ho sentito parlare troppo poco”.


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