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Ancelotti shock! La Procura di Madrid ha chiesto 4 anni e 9 mesi di carcere per l’ex Milan

Carlo Ancelotti

Guai in vista per l’ex allenatore del Milan Carlo Ancelotti. La procura di Madrid ha chiesto per lui 4 anni e 9 mesi di carcere per frode fiscale.

Carlo Ancelotti non sta certamente vivendo un bel periodo a Madrid. Oggi è arrivata la richiesta della Procura di Madrid in merito alle indagini relative alla presunta frode fiscale perpetrata dall’ex tecnico rossonero ai danni dello stato spagnolo. La richiesta avanzata è di quelle pesanti, che fanno e faranno decisamente molto rumore.

Carlo Ancelotti
Carlo Ancelotti

La richiesta della Procura di Madrid

Carlo Ancelotti è accusato di non accusato di non aver dichiarato, per due anni consecutivi, oltre di un milione di euro relativi ai diritti d’immagine. Accusa pesante che ha portato la Procura di Madrid a formulare la richiesta di reclusione del tecnico italiano e quantificarla in 4 anni e 9 mesi. Più in dettaglio, il reato contestato dalla Procura a Carlo Ancelotti è di aver registrato nella dichiarazione dei redditi la sola retribuzione in qualità di allenatore del Real Madrid. I fatti risalgono agli anni fiscali 2014 (386.361 euro non dichiarati) e 2015 (675.718 euro non dichiarati).

La Procura precisa

La Procura, nel formulare la richiesta di condanna e reclusione a Carlo Ancelotti, ha sottolineato che: “Per evitare la tassazione dei proventi derivanti dai diritti d’immagine”, sia quelli percepiti dal Real Madrid che da altri marchi in occasione di vari eventi, l’allenatore abbia fatto ricorso ad una rete “complessa” e “confusa” di trust e società depositate canalizzare la raccolta dei diritti di immagine. Pertanto, ha “simulato” il trasferimento dei suoi diritti di immagine a soggetti “privi di attività reale” e di capacità di sfruttamento, domiciliati fuori dalla Spagna “perseguendo così l’opacità di fronte all’Erario pubblico spagnolo e l’occultamento del reale beneficiario dei proventi provenienti da i suoi diritti di immagine, in modo che né lui né alcuna di dette società debbano pagare tasse sulle ingenti somme ricevute in Spagna o fuori dal nostro Paese”.


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