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Il Milan paga meno di Inter e Juve, è ufficiale: il dato statistico
La sosta per le nazionali offre spunti di riflessione, come ad esempio una particolare classifica che farà storcere il naso a molti tifosi.
Il Milan, con l’avvento di RedBird, ha dato avvio a un nuovo modello di business nel calcio che ha come primo obiettivo la sostenibilità. La cura dei conti, l’efficienza economica, sono valori dai quali l’attuale proprietà non trascende per arrivare ai successi sportivi.
Nonostante questa politica possa sembrare rinunciataria, in realtà Cardinale desidera portare il Milan ai vertici del calcio attraverso vittorie in Italia e in Europa. A cambiare è solo il metodo e non la finalità che, a dispetto dei numeri, resta ambiziosa a voglia di primeggiare.
Spendere non significa vincere
La politica del Milan mira a ottimizzare le risorse umane ed economiche. Un acquisto da 50 milioni, per esempio, non garantisce un esito positivo perché non è la spesa a determinare il valore di un giocatore. Questa politica inizia già a fruttare, basti vedere il caso Pulisic. L’americano è arrivato a Milano per “soli” 20 milioni ma, in poco tempo, non solo si è imposto come leader tecnico ma le sue prestazioni sono ormai pari a quelle di un calciatore dal valore più che raddoppiato. Non è un caso infatti che Furlani, nel corso dell’ultimo mercato, ha ribadito che l’obiettivo del Milan sia trovare “nuovi” Pulisic.
Il Milan paga meno di Inter e Juve
Il club rossonero si colloca al terzo posto nella classifica degli ingaggi del campionato di Serie A – redatta dal noto sito di statistiche sportive Transfermarkt – con una cifra considerevole di 1,24 miliardi di euro. Questo dato, che potrebbe incrementare di ulteriori 3,6 milioni in bonus, sottolinea l’impegno del Milan a competere al massimo livello attraverso un significativo investimento su giocatori di talento. La presenza di stelle come Alvaro Morata, Theo Hernandez e Rafael Leao è testamentaria di questa politica, che mira a consolidare il Milan non solo come realtà dominante in Italia, ma anche nel panorama calcistico internazionale. Dietro questo investimento si cela però una battaglia finanziaria con le due rivali storiche della squadra milanese. La Juventus, posizionandosi un gradino sopra con un monte ingaggi di 1,34 miliardi di euro, e l’Inter che guida la classifica con 1,64 miliardi di euro, delineano uno scenario di estrema competizione in cui la forza finanziaria si traduce in ambizioni di vittoria. Questo conferma quanto il livello degli investimenti sia direttamente proporzionale alle aspettative di successo, non solo in campo nazionale ma anche in quello europeo.
Le sfide del Milan e le aspettative
L’ingente monte ingaggi del Milan porta con sé la pressione di trasformare gli investimenti in risultati tangibili. La dirigenza e l’allenatore sono chiamati a una gestione oculata delle risorse umane e finanziarie per assicurare che il club non solo mantenga, ma elevi il proprio standard competitivo. La vera sfida sarà quella di convertire i numeri del bilancio in trionfi e riconoscimenti che possano saziare la fame di vittorie dei tifosi e degli stakeholders.
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