Bucciantini: “Pioli a Firenze non aveva questa casistica di infortuni, sarà l’anno di Leao e Bennacer”

L’opinionista Marco Bucciantini ha sottolineato un aspetto particolare che ricorre negli infortuni dei rossoneri.

Marco Bucciantini a Radio Rossonera ha cercato di prevedere chi brillerà nel Milan nel 2024 ma prima si è focalizzato sull’annoso problema degli infortuni. “Non lo so se il Milan ha avuto così tanti infortuni negli ultimi anni. Ho conosciuto Pioli da vicino a Firenze a non aveva questa casistica clamorosa rispetto ad altri, i più forti c’erano sempre, come ad esempio anche Chiesa. Io penso che lui sappia e sia tormentato dal problema”.

La precisazione

“Se poi parliamo del metodo di gioco dico che è proprio quello ad aver riportato il Milan in alto e ai suoi traguardi. Si tratta di una squadra che può deludere proprio perché è tornata competitiva e punta a vincere lo Scudetto. Credo poi che tanti giocatori si siano infortunati spesso a inizio gara, quando il ritmo è basso. Un esempio è Pobega: quando si fa male il ritmo è molto basso, non in una situazione di stress muscolare, come anche nel caso di Okafor. Può essere che la ragione sia da trovare nei pochi allenamenti rispetto alle tante partite, nelle tante ore passate sui mezzi di trasporto. Questi problemi però riguardano tante squadre. Non è un fatto di assolvere Pioli: credo che come tutti lui sia disposto a cercare la verità, sicuramente non ha mai usato le assenze come alibi, proprio perché il problema lo riguarda e deve cercare di capire. Non è un allenatore che ha la cultura dell’alibi, anzi ha quella della responsabilità“.

I migliori del 2024

“Finalmente Chukwueze ha fatto un paio di gol, l’ho fatto comprare alla PlayStation anche al bimbo, dobbiamo abituarci ai suoi gol. Per me però sarà l’anno di Bennacer, che può essere un giocatore virtuoso della squadra. Guardate ad esempio Kjaer: il suo ritorno ne ha fatti giocare meglio tre. Theo (che è tornato a sinistra), Tomori e Florenzi. Il 2024 sarà anche l’anno di Leao, che mi ha dato un paio di momenti in questa fase difficile che mi hanno fatto vedere la scintilla. Bisogna far accendere Leao, come durante la partita contro il Psg. Saper di poter giocare una partita del genere, in grado di farti passare da grande giocatore a campione, non deve farti dormire la notte. Bisogna fargli tirare fuori quest’anima”.