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Sacchi esorta Pioli a mantenere lo ‘stile’ del Milan e ricorda l’aneddoto Ancelotti-Berlusconi

Arrigo Sacchi

Arrigo Sacchi ha esortato l’allenatore del Milan Stefano Pioli a non abbandonare i suoi principi e a continuare a dare alla sua squadra il giusto ‘stile’.

Sacchi è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport sul lavoro svolto da Stefano Pioli e sulla crescita del Milan, di cui l’allenatore è uno dei principali artefici, Queste le sue parole: “Stefano è sulla strada giusta. Deve dimenticare la tattica. Deve dare al Milan uno stile, riconoscibile”, ha detto.

Sacchi ha anche raccontato un aneddoto sul centrocampista vincitore del Pallone d’Oro Ruud Gullit, che una volta lo ha interrogato mentre erano insieme al Milan sul perché non si giocasse più in verticale. “Una volta Gullit mi ha detto: ‘Mister, ma se non riusciamo a segnare, perché non mettiamo palle alte in area come tutti negli ultimi dieci minuti?’. Ho risposto: ‘Perché se per caso facciamo un gol, non giocheremo così per soli dieci minuti'”.

Carlo Ancelotti

Sacchi ha anche fornito alcune informazioni interessanti sulla trattativa che ha portato Carlo Ancelotti al Milan dalla Roma nell’estate del 1987. “Carlo è una persona straordinaria e ho sempre guardato alla persona. Ho detto a Berlusconi: ‘Se me lo prendi vinciamo il campionato’. Era perplesso, Ancelotti aveva gravissimi problemi alle ginocchia. Galliani è stato mio complice, una sera mi ha telefonato e mi ha detto: ‘Con la Roma è tutto finito, ma ora convinci il presidente’. Sapevo che Berlusconi non stava dormendo e l’ho chiamato all’una e mezza del mattino. L’ho convinto”.


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