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Vernazza attacca Dumfries: “Un professionista non può scendere così in basso”

Denzel Dumfries

Sebastiano Vernazza ha criticato, sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, il comportamento di Dumfries durante i festeggiamenti scudetto.

L’eco della polemica in merito al gesto di Denzel Dumfries non accenna a placarsi. Lo striscione raffigurante un cane con la faccia di Theo Hernandez è sempre più al centro della polemica, tra tifosi e non solo. Sebastiano Vernazza, sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, si è schierato apertamente contro il terzino olandese dell’Inter.

Theo Hernandez
Theo Hernandez

Nulla giustifica così tanta volgarità

Il giornalista della rosea ha bocciato senza scuse e appello il comportamento deplorevole di Denzel Dumfries. Vernazza ha infatti sostenuto che “un atleta professionista non può scendere così in basso. Di base neppure una persona normale ma molti tifosi non hanno il senso del limite. Sul pullman scoperto della festa interista, Denzel Dumfries ha mostrato uno stendardo inaccettabile, raffigurante Theo Hernandez al guinzaglio come un cane. Non c’è baccanale che giustifichi tanta volgarità”. Ha aggiunto inoltre che “i giocatori si rendano conto che le sfilate trionfali per le vie della città non sono delle zone franche, dei lasciapassare per qualsiasi dileggio o insulto”.

La FIGC ha aperto un’inchiesta

In base alle normative vigenti in ambito sportivo, a Dumfries potrebbe essere contestata una violazione all’articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva, che prevede l’obbligo per i tesserati di mantenere comportamenti leali, corretti e probi. Se riconosciuto colpevole, l’olandese potrebbe essere soggetto a sanzioni economiche, simili a quelle imposte ai giocatori del Milan nel 2022: proprio Theo Hernández, insieme a Mike MaignanRade Krunić e Sandro Tonali, rimediarono multe tra i 4 e i 5mila euro (12mila per il club).


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