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Tassotti: “Il Milan è casa mia. Istanbul? In 7 minuti è cambiato il mondo”

Mauro Tassotti, ex calciatore e allenatore del Milan, ha parlato della maledetta finale di Istanbul e del suo mancato passaggio al Chelsea con Carlo Ancelotti. Queste le dichiarazioni rilasciate a ‘Calciomercato.com’.
Sulla finale di Istanbul: “Sapevamo che la partita non era finita, con gli inglesi non è mai finita. Nessuno rideva, nessuno si è distratto. Siamo tornati in campo e in 7 minuti è cambiato il mondo. Eppure abbiamo reagito, con Sheva abbiamo ancora avuto la palla per chiuderla. E poi i rigori… Il Milan giocò benissimo quella partita, la migliore di tutta la Champions, e perdemmo. Due anni dopo, ad Atene, disputammo una partita normale, alla pari con loro, e invece vincemmo. Il calcio è strano”.

Sul mancato passaggio al Chelsea: “Parlai col Chelsea, ma non c’erano le condizioni. Penso che Carlo dovette accettare di lavorare con un tecnico imposto dal club. Così rimasi al Milan, casa mia, dove stavo benissimo. Solo il preparatore Mauri andò con Carlo, nemmeno Wiliam Vecchi, che lavorava con lui già da Reggio Emilia. Sono contento di essere rimasto al Milan e di avere lavorato con altri allenatori. Con Max Allegri sono stato benissimo, è molto bravo. Non capisco chi lo critica”.
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