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Sala: “Non so se le squadre si faranno convincere a tornare a San Siro, occhio che a San Donato non è semplice”

Giuseppe Sala

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala sta provando in tutti modi in questi giorni a convincere le milanesi a ristrutturare San Siro.

Beppe Sala a TMW ha rilasciato altre dichiarazioni sui suoi intenti riguardo lo stadio San Siro. “Ognuno fa le sue ricostruzioni di questi 8 anni. Io faccio la mia. Non so se le squadre si faranno convincere. Il nostro intento è di cercare di richiamare una volta di più le squadre alla riflessione su San Siro. In Italia non è stato fatto nessuno stadio negli ultimi 8 anni, ci sarà qualche motivo… Questi 8 anni vanno divisi in due: nel primo periodo le squadre dicono che vogliono un nuovo stadio e l’unico modo per trattenerle a Milano era farlo in quell’area abbattendo a San Siro. Questa è la realtà storica: non hanno mai pensato di ristrutturare San Siro, ma un nuovo progetto. Poi secondo periodo: cominciano a vedere l’opposizione all’abbattimento e il vincolo e allora si muovono verso altre ipotesi. Si sono mosse verso San Donato o altre ipotesi dopo questo secondo periodo”.

San Siro
Nella foto: lo stadio San Siro

L’avviso

“Quello che noi riteniamo è che da un lato i club stanno toccando con mano la possibilità di andare in altre realtà – penso che fare lo stadio a San Donato non sia facile, non impossibile – e dall’altro il lato economico, con Milan e Inter che devono 600 milioni l’una e 400 l’altra per vari prestiti. Si può anche andare a San Donato, ma con San Siro c’è una occasione storica per rifare un quartiere di Milano. Io non ho la presunzione di avere rapporti esclusivi con le squadre, ma vediamo se da oggi nasce interesse da due o da una sola squadra. Speriamo e spingiamo le squadre a ripensare l’ultima volta sul valore che c’è nel rimanere nella città di Milano. Dico solo: occhio che non è semplice a San Donato. Non ho detto al sindaco di San Donato che non gli do aiuto, ma se gli do i miei vigili qui nella mia città cosa faccio?! Così sono le regole pubbliche. Non è semplice”.


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