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Pioli: “Siamo sereni, in queste due gare cercherò di far giocare tutti, non penso al fatto che siano gli ultimi giorni qui”

Stefano Pioli

L’allenatore del Milan Stefano Pioli ha annunciato la possibile defezione di Theo Hernandez che è alle prese con un’influenza.

Stefano Pioli ha parlato in conferenza stampa del momento attuale del Milan e del match di domani contro il Torino. “È stata una buona settimana finalmente, perché non vincevamo da tanto tempo… Siamo più sereni e credo che la serenità ci possa aiutare a rendere al meglio domani, quindi mi aspetto una prestazione di livello anche per la voglia che abbiamo di chiudere bene il campionato”.

L’annuncio

“Oggi non si è allenato Theo che ha avuto un attacco influenzale, quindi vedrò se farà in tempo a recuperare per domani. Se riuscirò, farò giocare tutti in queste ultime due partite”.

Ultimi giorni a Milanello

“Chi? Giroud e Kjaer? (ride, ndr). Cerco di non pensarci. Poi mi incontrerò col club a fine stagione, faremo le nostre valutazioni. Fino ad allora cerco di essere concentrato per aiutare la squadra, poi eventualmente certe emozioni le conoscerò vivendole”.

Il giudizio sulla stagione

“Abbiamo fatto sicuramente un campionato migliore dell’anno scorso, ma una Europa peggiore dell’anno scorso”.

Il discorso di Massaro

“Se Massaro voleva fare un complimento… Non è corretto il ragionamento: ‘Tanto vale tenere Pioli’. Ma: ‘È giusto tenere Pioli perché…’. Non commento”.

Sul suo essere diffidato

“Eh questa me la sono segnata. Abbiate pazienza, avete aspettato fino ad ora rompendo le scatole parlando del futuro. Aspettate un’altra settimana”.

Olivier Giroud
Olivier Giroud

Il futuro del Milan

“Non dovete farle a me queste domande. Giroud giocherà l’ultima partita, non domani dall’inizio: mi auguro possa arrivare a 50 gol. Il rapporto che ho creato e avuto con i giocatori è veramente profondo, che va anche al di là di ciò che abbiamo fatto o non fatto… Non posso che essere grato e felice. Io faccio questo lavoro qua per emozionarmi e io mi sono emozionato qua; questo va al di là di qualsiasi risultato, di qualsiasi critica, di qualsiasi gloria o beneficio. Per questo dirò sempre grazie ai miei giocatori”.

La stagione del diciannovesimo Scudetto

“Abbiamo vinto quello Scudetto perché tutti hanno fatto il massimo. Dovrei dire tante cose, fare tanti elogi su quell’anno… Abbiamo fatto qualcosa di eccezionale, in cui tutti si sono espressi al massimo, alcuni anche al di sopra delle loro potenzialità. Si era creata una magia tra di noi, con l’ambiente, con i tifosi, poi siamo stati premiati da un grande successo. Giroud è stato fondamentale nella crescita della squadra. A lui, a Kjaer e a Zlatan sono legato nel modo più assoluto”.

Sull’avversario

“Ci sono squadre di un livello molto alto, quindi per quelle squadre come il Torino è difficile star dentro. Dalla Champions quest’anno va fuori qualcuno di grosso eh. Per il Torino non è facile superare quelle squadre lì. Juric lo stimo tanto ed è difficile giocare contro di lui. Poi il Torino ha un blasone e una storia che per l’ambiente sia difficile accettare stagioni di medio livello”.

Le possibilità di vincere una Champions League

“È difficile. Io credo che il Milan ce la possa fare, anche se il livello è molto alto. Quest’anno, però, abbiamo avuto un esempio chiaro: il Dortmund è quinto a 25 punti dal Leverkusen ed è in finale, anche se il Real è favorito. Ora Ancelotti si toccherà (ride, ndr). Noi dobbiamo fare l’altro scalino”.

Rimpianto europeo

“I rimpianti ci sono sempre. La squadra ha dato il massimo, però in quelle due partite con la Roma la squadra non è riuscita ad esprimersi come può”.


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