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Pedullà: “Pioli è stato molto importante ma commette errori che vanno segnalati, sarebbe stato meglio uscire ai quarti in CL”

Stefano Pioli

Il giornalista Alfredo Pedullà attacca l’operato del tecnico rossonero, specie quello delle ultime settimane.

Alfredo Pedullà su Sportitalia rivela il suo pensiero su Stefano Pioli: “Stefano Pioli ha dato un considerevole contributo al cammino recente del Milan, ma commette errori importanti che vanno segnalati”.

La bordata

La scorsa stagione sarebbe finita senza qualificazione in Champions se non avessero tolto i punti alla Juve. Certo, proprio nella manifestazione europea più importante per club è andato fino alla semifinale. Ma sarebbe stato meglio uscire ai quarti per evitare di essere preso a ceffoni in quel modo dall’Inter. Il mercato estivo ritagliato su misura, in linea di massima rispettando le richieste dell’allenatore. E anche sulla tempistica c’è poco da dire. I nuovi sono arrivati in tempo, sono costati tanti soldi, per permettere di lavorare sulla ‘chimica di squadra’ con quel minimo di tempi necessario per non essere con l’acqua alla gola”.

Davide Calabria
Davide Calabria

L’ultima settimana

“È giusto che Pioli mediti sull’ultima settimana, lasciando perdere i cinque ceffoni rimediati dall’Inter in campionato. Dall’ultima settimana: la sconfitta troppo ingenua contro la Juve, la scampagnata a Parigi che lui ha sintetizzato con un primo tempo di ‘ottimo livello’ (bugia), le pesanti osservazioni di Calabria (il capitano). Giroud che non accetta la sostituzione, si isola in campo per meditare e sbollire, Leao che chiede spiegazioni, i cambi inadeguati (Pulisic fuori per precauzione? Tutti tranne Romero al suo posto, l’argentino non è ancora pronto. Non si sostituisce sempre ruolo per ruolo, l’allenatore deve avere fantasia a tutela della squadra). Ecco, l’ultima settimana in più episodi ha visto la bilancia pendere nettamente a sfavore dell’allenatore, una scala a Pioli (di problemi): in campo e fuori, è un’aggravante. E tutti quegli infortuni, non possono essere figli del caso”.


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