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Pastore critico: “Reijnders noiosotto e Loftus-Cheek discontinuo, Pulisic invece…”

Ruben Loftus-Cheek

Giuseppe Pastore ha commentato il periodo del Milan, criticando apertamente le prestazioni di Reijnders e Loftus-Cheek, e premiando solo Pulisic.

Il Milan nel mese di marzo la ha vinte tutte, cinque su cinque. Nonostante un filotto di gare vinte, i rossoneri non convincono tutti gli addetti ai lavori. Giuseppe Pastore, firma de Il Foglio, commentando le ultime uscite degli uomini di Pioli non ha lesinato critiche alle prestazioni di Reijnders e Loftus-Cheek. Sugli scudi invece, sarebbe stato impensabile il contrario, l’americano Pulisic.

Tijjani Reinders
Tijjani Reinders

Reijnders e Loftus-Cheek bocciati

La stagione di Reijnders e Loftus-Cheek è stata senza dubbio ad intermittenza. Nella prima parte infatti l’olandese ha sciorinato prestazioni decisamente importanti, basti pensare che nella gara di andata contro il Bologna 14 rossonero centrò un record incredibile: 100% alla voce passaggi riusciti. Loftus-Cheek invece, ha avuto un percorso opposto, ha cominciato la stagione più in sordina ed ora invece sta brillando magnificamente. La bontà dei due giocatori non è in discussione, Pastore però, nel consueto appuntamento con il podcast di Cronache di Spogliatoio ‘Fontana di Trevi’, ha dichiarato che l’olandese è un po’ noiosotto, mentre l’inglese ha certi livelli che non pensi, ad esempio domenica ha giocato male. Il giornalista prosegue specificando che Loftus-Cheek è un giocatore molto discontinuo, quando sta in forma è devastante, ma quando non è in giornata non becca una palla“.

Pulisic sugli scudi

Pastore, dopo le critiche a Reijnders e Loftus-Cheek, ha speso parole di elogio per Pulisic. L’americano è decisamente l’uomo del momento del Milan, sia per i suoi gol a ripetizione, sia per le prestazioni che offre. Basti pensare che, statistiche alla mano, sta realizzando la migliore stagione della propria carriera. Il giornalista, sull’americano, ha le idee chiare e sottolinea quando “stia trovando una continuità di rendimento che forse nella prima parte di stagione non ha avuto anche per motivi d’ambientamento, che sono quelli che un giocatore normalmente un giocatore che viene dall’estero deve avere”.  Conclude poi sottolineando che “il Pulisic di febbraio-marzo è un giocatore decisivo in ogni partita”. 


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