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Ordine: “Il Milan è in un vicolo cieco, condizione fisica scadente, mancano dirigenti che sappiano di calcio”

Davide Calabria

Il giornalista Franco Ordine analizza a 360 gradi i problemi della squadra rossonera.

Franco Ordine su Il Giornale ha descritto il suo punto di vista sui mali che attanagliano il Milan. “Il Milan è in un vicolo cieco. Non sa come uscirne perché nemmeno la lucina possibile da ritrovare in fondo al tunnel (l’arruolamento di Ibrahimovic) può rischiarare la via maestra. A Bergamo il Milan ha ingigantito i suoi limiti e i suoi deficit, a cominciare da quelli difensivi che sono diventati cronici dal giorno in cui ha cominciato a perdere pezzi uno dopo l’altro. I 18 gol subiti in 15 partite ne sono una riprova accentuata da un altro dato ancor più allarmante e cioè 13 gol incassati durante l’ultima mezz’ora, segno di una condizione fisica scadente testimoniata anche dalla ripresa sofferta dinanzi alle cadenze serrate degli atalantini. Se persino il capitano, Calabria, nel finale, assalito dalla stanchezza, non riesce a evitare un secondo fallo a metà campo, è segno che nel gruppo c’è un altro deficit di lucidità da colmare. La perdita secca di solidità difensiva è responsabilità diretta delle tante assenze ma anche di una imperfetta tenuta stagna del centrocampo surclassato sabato sera a Bergamo da quello di Gasperini. È possibile che altri competitor viaggino col vento tra le vele e solo quelli del Milan accusino questi cali di rendimento e di corsa?”.

Zlatan Ibrahimovic-Stefano Pioli
Zlatan Ibrahimovic-Stefano Pioli

Il peccato originale

“Poi c’è un altro peccato originale che ha sospinto il Milan dentro il vicolo cieco. Ed è la mancanza di una governance con esperienza calcistica. Chi è in grado a casa Milan di adottare provvedimenti drastici per una crisi del genere? Non certo Furlani che è esperto di finanza, non certo Moncada che ha sempre fatto un altro mestiere (studiare i talenti in giro per l’Europa). La mancanza di un uomo di calcio capace di fare da collegamento e da interlocutore privilegiato con Pioli è nota dall’estate scorsa quando si avvertì sul rischio della casella vuota non già nei giorni felici quanto invece in quelli complicati che sono inevitabili lungo i tornati della stagione. Infine l’ultimo ragionamento spiega meglio di tutti il vicolo cieco nel quale il Milan è finito: ammesso che si disponga di una alternativa alla guida di Stefano Pioli, credibile e spendibile, come potrebbe “riparare” alle assenze in difesa che solo il prossimo mercato di gennaio potrà in qualche modo colmare? Chiunque sia il prescelto non ha certo il tocco magico del guaritore”.


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