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Milan, stadio a San Donato. Ecco come è andato il tentativo delle opposizioni di fermare l’accordo di programma

San Siro

Nel lunghissimo iter burocratico che precede l’effettiva realizzazione del progetto a San Donato sono scese in campo le opposizioni. Ecco come è andata.

In un contesto urbano in continua evoluzione, la questione dell’edificazione di nuovi impianti sportivi nel territorio milanese assume contorni sempre più complessi e sfaccettati.

Tra le varie proposte in campo, quella relativa alla realizzazione di un nuovo stadio per il Milan a San Donato Milanese emerge con particolare rilevanza, delineando un quadro di sfide e opportunità sia per il tessuto urbanistico che per il coinvolgimento della cittadinanza nelle scelte di sviluppo locale.

Innovazione e sostenibilità

Uno degli aspetti più controversi della questione riguarda il confronto tra il valore ambientale delle diverse aree in gioco. Da un lato, vi è la percezione di un sacrificio ecosistemico nell’ipotesi di edificazione a San Donato, dove il progetto includerebbe anche la realizzazione di un ampio parcheggio, con impatti sull’ambiente del Parco agricolo adiacente. D’altro canto, il dibattito si arricchisce della prospettiva di un’alternativa meno impattante e più sostenibile rappresentata dalla proposta di edificare il nuovo stadio a Milano, nelle adiacenze dell’attuale Meazza, sacrificando l’area del Parco dei Capitani; opzione però non tenuta in considerazione dal Milan come più volte dichiarato dal presidente Paolo Scaroni.

Il dibattito su San Donato e le opposizioni

La città di San Donato Milanese si trova quindi al centro di un vivace dibattito relativo alla possibilità di ospitare il futuro stadio rossonero, un’opzione che si inserisce all’interno di un più ampio scenario di pianificazione territoriale. Una recente decisione presa dal consiglio comunale a novembre ha segnato un passo importante in questa direzione, rigettando una mozione che mirava a sospendere l’accordo di programma per la costruzione dello stadio nell’area San Francesco, già acquisita dal Milan, presentata dall’opposizione. Sebbene chi era in disaccordo abbia espresso preoccupazioni e critiche, la maggioranza civica ha prevalso, lasciando aperta la strada alla prosecuzione del progetto.

Paolo Scaroni
Nella foto: il presidente Paolo Scaroni

Sostenibilità e scelte urbane

La riflessione sulle scelte urbane da privilegiare in funzione della sostenibilità ambientale trova nella voce di Alessandro Grillo, segretario del Pd di San Donato, un punto di vista privilegiato. Nonostante il progetto rossonero a San Donato di fatto prosegua, il segretario esprime una preferenza per l’alternativa milanese, considerata meno impattante rispetto alla realizzazione di un nuovo stadio nell’area agricola di San Francesco. La sua posizione si basa anche su una valutazione comparata degli impatti ambientali delle aree in discussione, sottolineando come il valore ecosistemico del Parco dei Capitani, pur importante, non sia equiparabile a quello delle estese aree verdi agricole fuori città.


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