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Milan, non si salva nemmeno il mercato. La Gazzetta ricorda che le opzioni c’erano

La squadra costruita in estate da Geoffrey Moncada, Zlatan Ibrahimovic e Paulo Fonseca ha avuto evidenti problemi strutturali. La Gazzetta fa mente locale sulle situazioni di solo pochi mesi fa.
In estate, il calciomercato del Milan ha visto l’arrivo di un discreto numero di nuovi volti al fine di rafforzare la squadra in vista della stagione in corso. Pavlovic, Emerson Royal, Fofana, Morata ed Abraham sono stati gli innesti portati a casa dalla gestione sportiva rossonera da dare in dote al nuovo tecnico Paulo Fonseca.
Mentre l’attenzione si concentra ora sul rendimento in questi oltre tre mesi di stagione di questi giocatori, emerge la necessità di una riflessione sulle scelte fatte e sull’effettivo impatto che hanno avuto sulle performance del Milan. La Gazzetta dello Sport fa un’analisi lucida della cosa.
Solo uno non delude
Uno degli acquisti che ha destato maggiore soddisfazione è senza dubbio quello di Youssouf Fofana, che sembra essersi ben inserito nel ruolo di argine davanti alla difesa, svolgendo con efficacia i compiti a lui affidati. L’estenuante trattativa col Monaco ed i 25 milioni finiti nelle casse del club del principato sono valsi alla vausa. Al contrario, Strahinja Pavlovic ha avuto un percorso altalenante: inizialmente elogiato per le sue potenzialità difensive, ha poi incontrato difficoltà, alternando apparizioni in campo a sempre più frequenti panchine. Emerson Royal, dal canto suo, sembra lasciar a desiderare in termini di solidità difensiva, un aspetto che necessitava di esser maggiormente soppesato alla luce soprattutto del modulo adottato da Fonseca.
Morata ed Abraham sotto esame
Uno dei temi caldi riguarda l’apporto offensivo fornito da Morata e Abraham. Entrambi hanno messo a segno 5 gol in 17 presenze, un rendimento che non soddisfa le aspettative, soprattutto se confrontato con i 9 gol realizzati dal solo Olivier Giroud nello stesso periodo dell’anno precedente. La scelta di queste punte, al di lá dell’innegabile apporto al gioco di squadra di Alvaro Morata, è sembrata dettata da considerazioni più economiche che sportive e, al momento, non ha pagato quanto ci si poteva aspettare.
Le alternative c’erano
L’analisi di mercato della Gazzetta dello Sport mette in luce anche delle opportunità a lungo, forse, corteggiate ed infine mancate durante l’estate come le piste che portavano a Benjamin Sesko del Lipsia e quella vera e propria macchina da gol svedese che risponde al nome di Viktor Gyokeres, ancora in forza allo Sporting Lisbona. Obbiettivi su cui molto probabilmente non si è andati con la necessaria convinzione a causa delle richieste economiche dei club di appartenenza ritenute fuori budget dalla dirigenza rossonera. Oggi il valore dei due sembra essere ulteriormente aumentato grazie alle ottime prestazioni condite dalla regolarità nel timbrare sotto porta, chiara pecca del Milan, confermando la loro qualità ma allo stesso tempo rimarcando la sensazione di aver sbagliato qualcosa nelle valutazioni del mercato estivo.

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