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Milan, Mattioli: “Intervista di Ibra falsa, parole non da lui. Su Fonseca…”

Zlatan Ibrahimovic esulta scudetto

Mario Mattioli ha dei dubbi sulla veridicità di quanto affermato in conferenza stampa da Zlatan Ibrahimovic. Ritiene infatti abbia parlato da aziendalista nascondendo la propria natura.

Per mese in tanti invocavano una dichiarazione ufficiale di Zlatan Ibrahimovic, soprattutto e a maggior ragione dopo che lo svedese è stato insignito del ruolo di Senior Advisor del Milan. Stamane, alla presenza di 70 giornalisti, Ibra ha preso la parola affrontando nel dettaglio molti dei temi più caldi del mondo rossonero, del presente e del futuro. Nonostante una lunga e approfondita chiacchierata con la stampa, non a tutti è piaciuto quando affermato dallo svedese. In particolare Mario Mattioli, ospite di Maracanà nel pomeriggio di TMW Radio, ha espresso molte perplessità sia in merito a quanto detto da Ibra, sia in merito alle scelte del Club di Via Aldo Rossi.

Zlatan Ibrahimovic
Zlatan Ibrahimovic

Intervista di Ibra falsa

Parole decisamente forti quelle di Mario Mattioli quando afferma che “l’intervista di Ibrahimovic mi sembra più falsa di una moneta da un euro e mezzo”. La motivazione di base per questo pensiero è che lo svedese “ha detto delle cose che non sono da Ibra ma da aziendalista”. Ha proseguito sottolineando che non conta le volte che “ho parlato con lui, l’ho conosciuto dai tempi della Juventus e conoscendolo molte cose non le pensa ma sono parole da dirigente d’azienda, che ci sta”.

La scelta di Fonseca

Tema del giorno è senza dubbio l’ufficializzazione di Paulo Fonseca come nuovo tencio del Milan. In merito il giornalista ha affermato che “come scelta è ponderata, differente. Non so se è la scelta giusta. E’ facile dire che si poteva andare su un altro profilo”. Ha però ribadito anche di “non essere convinto di quello che sta facendo la dirigenza attuale, per come è stato liquidato Pioli. Mi sarei aspettato un atteggiamento diverso con lui”. Conclude poi dichiarando che Fonseca “è una scelta soft, non è un rivoluzionario. Può andare bene, come anche non scatenare entusiasmi, come pare essere. Ma è un buon allenatore”.


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