Milan, Leao non si accende: tra dubbi, critiche e il piano di Allegri per farlo rinascere, emerge anche un retroscena

Milan, cresce la preoccupazione per Leao: rendimento in calo, prestazioni sottotono e gol che non arrivano.

Il Milan si interroga sul momento difficile di Rafael Leao, un tema che da settimane domina le discussioni rossonere. L’attaccante portoghese, considerato il simbolo del progetto tecnico e punto di riferimento per l’attacco, non riesce a ritrovare quella brillantezza che lo aveva reso decisivo. A San Siro, così come in trasferta, i suoi strappi si sono fatti rari, le accelerazioni meno incisive. Il pubblico comincia a mormorare, mentre Massimiliano Allegri deve ora fare i conti con una crisi di fiducia sempre più evidente. Va detto che il portoghese sta provando ad adattarsi ad un ruolo nuovo per lui ma non totalmente inedito: il numero 10 è inoltre stato rallentato da un infortunio che lo ha tenuto fuori più di 3 settimane.

Leao sotto accusa dopo Juventus-Milan

Tuttosport è in edicola questa mattina con un titolo eloquente «Né gol, né svolta: Leao è un guaio». Contro la Juventus, l’attaccante ha avuto due occasioni nitide per sbloccarsi, ma le ha fallite entrambe. Un doppio errore che ha pesato sul risultato e sul morale della squadra. Leao non segna da troppo tempo, e la sua trasformazione da esterno a prima punta procede tra tentativi e delusioni. Il tecnico del Milan, Massimiliano Allegri, continua a riporre fiducia nel suo talento. Prima della sfida con i bianconeri avrebbe cercato di pungolarlo con parole chiare: «Rafa, non farmi incazzare eh…». Il messaggio, però, non ha prodotto l’effetto sperato. L’attaccante è apparso isolato, spesso fuori dal gioco, incapace di accendere la manovra offensiva.

Obiettivo: ritrovare il vero Leao per salvare la stagione del Milan

Ora la missione del Milan è chiara: recuperare il miglior Leao, quello capace di trascinare i compagni con giocate imprevedibili. Il club sa che il suo ritorno ai livelli abituali è decisivo per non compromettere la corsa ai vertici della Serie A. Il tempo delle giustificazioni sembra star per finire: servono risposte immediate, dentro e fuori dal campo. La speranza è che il portoghese ritrovi presto fiducia e concretezza, perché il Milan ha bisogno del suo leader offensivo, quello che fino a poco tempo fa faceva la differenza nei momenti più difficili.