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Milan, la lezione dei tifosi dell’Inter tradita nei fatti: incoerenza totale

Tifosi Inter

I festeggiamenti nerazzurri per il ventesimo scudetto hanno messo in luce la totale incoerenza dei tifosi del Biscione.

Le parole le porta via il vento, non lasciano traccia se non nei ricordi dei più attenti. Incontrovertibile verità, assolutamente. L’Inter però, nello specifico calciatori e tifosi, per due anni hanno ricordato, al limite dell’ossessivo, quanto fossero stati inadeguati, smodati e sopra le righe i festeggiamenti del Milan in occasione dello scudetto numero 19, conquistato il 22 maggio 2022. Premessa questa fondamentale e che si sposa ancor meglio con le parole presidenziali di Zhang che, in maniera netta e chiara, aveva espresso il desiderio di festeggiamenti che non insultassero e mancassero di rispetto agli avversari. Il patron nerazzurro si era raccomandato di ciò anche e soprattutto sottolineando gli “alti valori del club meneghino” che rappresenta.

Theo Hernandez
Theo Hernandez

L’incoerenza a due stelle dell’Inter

I fatti sono stati molti diversi invece dalle intenzioni, lodevoli e condivisibili. La volontà di apparire “superiore” al cugino rossonero è letteralmente affogata in un corollario senza fine di sproloqui, offese e cadute di stile che nemmeno il Milan, udite udite, tanto criticato aveva toccato. Durante i festeggiamenti nerazzurri abbiamo assistito esterrefatti e basiti a povere mucche dipinte di nerazzurro, a bambole gonfiabili con indosso la maglia di Ibrahimovic, la quale è stata anche arsa nel piazzale del Duomo. Non basta, a rendere “perfetta” e “goliardica” al punto giusto la festa ci pensa Dumfries che, incurante della sobrietà richiesta dal suo presidente, alza al cielo nel cuore di Milano uno striscione imbarazzante raffigurante Theo con il corpo di un cane al guinzaglio. La volgarità e l’oscenità più totale è stata così sguinzagliata e meno male che “loro” erano superiori, per classe e senso di decenza.

Morale? Anche meno grazie…

Riteniamo che chi vince debba festeggiare e chi perda debba spiegare, così come ricordato all’indomani della sconfitta in Supercoppa Italiana dallo stesso Pioli. In questo caso è difficile spiegare e giustificare le infinite lezioni di morale e stile nerazzurre dinanzi a quanto offerto da loro durante i festeggiamenti. Per una prossima volta quindi si consiglia un po’ meno perbenismo e meno lezioncine da scolaretti adepti del politically correct, la realtà dei fatti rischia davvero di far perdere la faccia a chi le fa…


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