Milan, Boban durissimo contro il rossonero: “Non c’entra nulla con il calcio”

Zvonimir Boban ne ha per tutti nell’ambiente milanista: arrivano parole durissime contro la società rossonera.

L’intervista di Zvonimir Boban sul canale YouTube ‘Milan Hello’ di Andrea Longoni ha alzato un polverone mediatico non indifferente nell’ambiente rossonero. Sergio Conceiçao e i suoi ragazzi dovranno essere bravi ad isolarsi e a non farsi influenzare da queste voci alla vigilia di una partita fondamentale per la stagione del Diavolo. Un’eventuale vittoria in finale di Coppa Italia salverebbe parzialmente l’annata perché garantirebbe l’accesso alla prossima Europa League e farebbe riportare a casa il trofeo domestico dopo 23 anni di astinenza, un lasso di tempo troppo grande per un club come quello di via Aldo Rossi.
Clamoroso Fabregas-Milan: “Ve lo do per certo”, l’annuncio che nessuno si aspettava

Boban contro tutti

‘Zvone’ Boban non ha risparmiato davvero nessuno e ha parlato della sua esperienza al Milan da dirigente. Il croato ha speso delle parole per Moncada, definendolo un buonissimo capo scout, ma ha anche affermato che i giocatori li sceglievano lui e Maldini perché il francese non è mai stato in campo e non sa quali siano le caratteristiche fondamentali per giocare a San Siro. L’ex dirigente ha attaccato anche Furlani, definendolo sì un milanista vero, ma attribuendogli anche una scarsa competenza nel mondo del calcio: secondo il croato, l’attuale AD rossonero dovrebbe affidarsi a persone che conoscono bene le dinamiche calcistiche perché lui deve rimanere a fare quello che gli riesce meglio, ovvero la gestione finanziaria.

“Scaroni non c’entra nulla con il calcio”

La stilettata più potente di Boban è stata quella rivolta al presidente Paolo Scaroni: “Una persona che non dovrebbe mai essere nel calcio. Non c’entra nulla col calcio. Però sai, certe persone per i poteri che hanno avuto e dalle posizioni che hanno avuto non si sono mai veramente chieste profondamente, non hanno mai creato quella struttura spirituale per chiedersi: ma è giusto che io vada di la? Perché si va ovviamente verso interessi. Ma il Milan?… Non c’entra nulla col Milan”. Il croato, nella sua esperienza da dirigente, ha raccontato di aver avuto anche un diverbio acceso con lo stesso Scaroni: diciamo che tra i due non è mai scattata la scintilla, per usare un eufemismo.